E non uno qualunque: Sherbatov è il capitano della nazionale israeliana, e giocherà nel club polacco Unia Oswiecim, nella città dove sorgeva il campo di concentramento. Gli ebrei lo attaccano: “Un affronto”
Il capitano della nazionale israeliana di hockey su ghiaccio, Eliezer Sherbatov, giocherà nel club polacco Unia Oswiecim. La città di Oswiecim è il sito dove sorgeva il campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. Sherbatov, per spegnere all’innesco le ovvie polemiche, ha dichiarato testualmente:
“Non ho firmato per andarci come turista, ma per dimostrare che gli ebrei sono tornati, più forti che mai”.
It’s unfortunate that you cannot see the positive in all of this. I didn’t sign there to be a tourist, but to show the world that Jews are back, stronger than ever! We remember and will never forget the holocost. I’m trying to give hope to us. 🇮🇱 https://t.co/xLDKUuT3kj
— Eliezer Sherbatov (@Sherbatov1) August 10, 2020
E’ una storia della Storia: ha a che fare con un pezzo di umanità divelta, e con lo sport che una volta di più prova a suturare ferite aperte per sempre. La racconta il Frankfurter Allgemeine.
Sherbatov è stato immediatamente attaccato dagli ebrei, su Twitter. “Per un ebreo è un tradimento giocare per una squadra ad Auschwitz, un vergognoso colpo alle spalle di milioni di persone” ha scritto il rabbino di New York Elchanan Poupko. Tutti a Oswiecim, secondo lui, sono colpevoli.
Il club polacco ha invece ovviamente difeso la scelta del giocatore: “Siamo profondamente rattristatiper le accuse dei media nei confronti del professionista israeliano Eliezer Sherbatov, recentemente entrato a far parte della nostra squadra”.