ilNapolista

Un ebreo nella squadra di hockey di Auschwitz: “Per dimostrare che siamo tornati, più forti che mai”

E non uno qualunque: Sherbatov è il capitano della nazionale israeliana, e giocherà nel club polacco Unia Oswiecim, nella città dove sorgeva il campo di concentramento. Gli ebrei lo attaccano: “Un affronto”

Un ebreo nella squadra di hockey di Auschwitz: “Per dimostrare che siamo tornati, più forti che mai”

Il capitano della nazionale israeliana di hockey su ghiaccio, Eliezer Sherbatov, giocherà nel club polacco Unia Oswiecim. La città di Oswiecim è il sito dove sorgeva il campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. Sherbatov, per spegnere all’innesco le ovvie polemiche, ha dichiarato testualmente:

“Non ho firmato per andarci come turista, ma per dimostrare che gli ebrei sono tornati, più forti che mai”.

E’ una storia della Storia: ha a che fare con un pezzo di umanità divelta, e con lo sport che una volta di più prova a suturare ferite aperte per sempre. La racconta il Frankfurter Allgemeine.

Sherbatov è stato immediatamente attaccato dagli ebrei, su Twitter. “Per un ebreo è un tradimento giocare per una squadra ad Auschwitz, un vergognoso colpo alle spalle di milioni di persone” ha scritto il rabbino di New York Elchanan Poupko. Tutti a Oswiecim, secondo lui, sono colpevoli.

Il club polacco ha invece ovviamente difeso la scelta del giocatore: “Siamo profondamente rattristatiper le accuse dei media nei confronti del professionista israeliano Eliezer Sherbatov, recentemente entrato a far parte della nostra squadra”.

ilnapolista © riproduzione riservata