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L’Equipe e la dimensione europea di Gasperini: “Siamo qui grazie alle nostre idee”

Il tecnico dell’Atalanta è considerato “l’allenatore più in voga d’Europa” dai francesi. E dice che “il PSG è come la Juve”, e con la Juve l’Atalanta se la gioca

L’Equipe e la dimensione europea di Gasperini: “Siamo qui grazie alle nostre idee”
Gasperini (Photo Hermann)

Almeno fino alla partita col PSG Gasperini si ritrova in una dimensione che sente improvvisamente sua: l’Europa. Ha un palcoscenico in esclusiva, l’Atalanta è la grande speranza (l’ultima) italiana per contare qualcosa in Champions, dopo l’eliminazione di Juve e Napoli. E L’Equipe gli dedica una intervista su due pagine che ha un significato d’immagine rilevante. Le risposte del tecnico sono composte, aderenti al momento, anche retoriche.

“Dobbiamo considerare un lungo viaggio di quattro anni, in cui abbiamo scalato le fila. Prima l’Europa League, dove abbiamo giocato contro il Lione, poi contro l’Everton in un girone molto duro. Penso che ci abbia fatto crescere molto, ci abbia aiutato a diventare migliori e più esperti. Siamo arrivati ​​terzi in Serie A e ci siamo qualificati in Champions League. E ho sempre creduto che non avremmo dovuto distorcere il gioco o le idee che ci hanno portato dove siamo. La nostra unica soluzione è sempre stata migliorare queste idee, essere migliori ma rimanendo sulla stessa strada. E ci siamo arrivati: abbiamo avuto risultati migliori, senza cambiare il nostro profilo”.

Ora c’è il battesimo tra i grandi: la fase finale a Lisbona, e il PSG.

“Giocheremo in condizioni molto diverse dal solito, ma sappiamo che il PSG è una grande squadra. Come la Juve in Italia, da anni domina il suo campionato. È una squadra costruita per vincere la Champions League, e ci sono alcuni dei migliori giocatori del mondo. Detto questo, ci è capitato, non spesso, è vero, ma comunque ci è capitato, di giocarcela anche con le grandi squadre”.

L’assenza di Kylian Mbappé cambierà le cose?

“Quando ho scoperto che era infortunato ho detto subito che mi dispiaceva, ed è vero. Ma spero che non scenda in campo… Non devo essere ipocrita. Mi dispiace, perché quando un giocatore si fa male mi rattrista. Ma per noi è ovvio che sarebbe meglio senza di lui. Noi abbiamo subito tanti gol, ma anche noi stiamo segnando tanti gol in questa stagione. Anche noi abbiamo le nostre armi… È vero, siamo stanchi. Ma la verità la dirà solo il campo”.

Gasperini è l’allenatore in voga in Europa…

“Mi fa molto piacere, sì. Poi i trofei… I miei campionati li ho vinti ogni anno, raggiungendo gli obiettivi prefissati. E penso che sia ciò che conta, per tutto e non solo nel calcio. L’unica cosa che conta è battere i propri limiti, raggiungerli e superarli. Tutti possono migliorare, fissare obiettivi, superare le proprie capacità”.

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