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L’allarme del Cotugno: «I nuovi contagi sono frutto dell’irresponsabilità dei giovani»

Il direttore Di Mauro: «L’unità di sub intensiva è piena. Divertitevi ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare»

L’allarme del Cotugno: «I nuovi contagi sono frutto dell’irresponsabilità dei giovani»

In Campania, ieri, si sono registrati 35 contagi. L’indice di infettività Rt è in calo, ma resta alto, a 1,87. I ricoveri passano da 47 a 49, scrive il Mattino. Quelli in terapia intensiva da 1 a 2 e le persone positive in isolamento domiciliare da 519 a 545. Al Cotugno sono 10 i casi in terapia sub intensiva, 2 in più rispetto al giorno prima. Non si tratta di pazienti intubati, ma necessitano di ventilazione assistita.

I ricoverati nei posti ordinari sono 15, su 16 posti disponibili. Una situazione che ha fatto arrabbiare il direttore generale dell’Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro.

«L’unità di sub intensiva è piena ma la situazione è abbastanza sotto controllo ciò anche in considerazione del fatto che esistono i posti della rete ospedaliera dei Covid Center di Napoli, Salerno, Scafati che stanno lavorando molto bene. Se dovesse essere necessario lavoreremo in sinergia per accogliere i pazienti più gravi e trasferire altrove quelli in più favorevoli condizioni. Per il momento reggiamo ancora alla pressione che stiamo avendo dall’incremento dei contagi che si registra in maniera abbastanza evidente. In queste settimane è venuta fuori tutta l’irresponsabilità del non aver adottato alcuna precauzione da parte dei giovani. Divertitevi ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare».

L’età media dei nuovi casi di virus si è abbassata alla soglia dei 40 anni. Molti contagi provengono dai rientri dalle vacanze.

Di Mauro aggiunge:

«Il tema è che il giovane di ritorno dalle vacanze seppur asintomatico può generare e sta generando contagi nell’ambito dei nuclei familiari quindi i ricoveri di persone in età più avanzata sono diretta emanazione di un contagio avvenuto attraverso i giovani rientrati in massa. Stiamo vivendo una situazione assolutamente comparabile a quella della fase iniziale: il virus non si è attenuato, cosa che avevamo sempre detto. Fino ad oggi in Campania a limitare la diffusione del virus è stato il distanziamento e l’uso della mascherine e ancora oggi, se ci rapportiamo ad altre regioni, ci troviamo in una condizione di maggior vantaggio e teniamo tutto sotto controllo ma rischiamo di perdere quanto guadagnato finora se non torniamo a osservare in maniera attenta le regole e le precauzioni».

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