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De Laurentiis: “Sarà un mercato di attesa. Non faremo una campagna di saldi”

Il presidente del Napoli in conferenza stampa: “Valuterà Gattuso chi è più giusto tenere o vendere. Se questo mercato dovesse rimanere rarefatto anche noi dovremmo vederci costretti a non cedere i pezzi da novanta”.

De Laurentiis: “Sarà un mercato di attesa. Non faremo una campagna di saldi”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato in conferenza stampa da Castel di Sangro nel secondo giorno del ritiro estivo della squadra. Si è rivolto al sindaco e al presidente della Regione Abruzzo.

“Avete mantenuto le promesse in brevissimo tempo e questo dimostra che tra di noi può esserci amicizia, e anche tra il Napoli e l’Abruzzo. Avete dimostrato con i fatti e in breve tempo di essere capaci di fare quello che altrove non si riesce a fare. Anche la Regione ci ha messo del suo, è stata la prima regione che ha permesso la possibilità ai tifosi di poter partecipare agli allenamenti nello stadio, e non è poca cosa. La Regione si sta anche adoperando per aumentare il numero del pubblico, visto che l’impianto contiene 7mila posti. Non voglio dire che arriveremo a 4mila, ma spero che riusciremo a raddoppiarli”.

Sulla possibilità che il format del campionato cambi con l’introduzione dei playoff:

“Io sono un visionario, prevedo sempre il futuro essendo uomo di spettacolo, sono in continuo movimento. Per quanto riguarda il cambio di tipologia del campionato è un problema che riguarda la Figc, che probabilmente dopo il 31 agosto ne sentiremo parlare. Ma non bisogna accogliere le novità come se fosse un male. Molto spesso le novità aggiustano il tiro di quello che da tempo è sempre stato sbagliato. Il campionato è una forma secondo me talmente vecchia e superata che ben vengano delle novità“.

Dove arriverete l’anno prossimo?

“Dipende da quanto mi lasceranno lavorare e quanto lasceranno lavorare Gattuso. Se dovessimo continuare a giocare ogni tre giorni a stadi chiusi saremmo attori deputati a recitare una commedia. Ma chi l’ha scritta, Ceferin? E’ lui che deve lavorare per noi o noi per lui? Il calcio europeo deve supinamente sfasciare tutto per rispettare le sue date europee? Quello  che non ha capito è che ci vuole un grande rispetto per i tifosi. Senza di loro, Ceferin non organizzerebbe nulla. Se sono importanti, allora il campionato nazionale di ogni lega è la priorità, il resto viene dopo“.

E’ un mercato particolare, in passato ha resistito a grandi offerte per i suoi giocatori, come Koulibaly e Allan. In questo mercato i prezzi sono così condizionati?

Se tiriamo una linea e sommiamo gli acquisti dello scorso ritiro e quelli di gennaio e quelli di quest’estate con Osimhen abbiamo sfondato il tetto dei 300 milioni. Voglio vedere se le altre società hanno investito così tanto. In questo momento abbiamo 35 giocatori e manca Petagna, che per colpa del fratello è positivo, sarebbero stati 36. Dovrebbero essere in genere 22 più 3 portieri, vuol dire che ci sono undici elementi in esubero. Quando mi dici chi volete vendere… poiché Rino sta esaminando anche calciatori rientrati da altre sponde, valuterà lui chi è più giusto impiegare per il prossimo anno o è meglio che vada altrove. Se questo mercato dovesse rimanere rarefatto anche noi dovremmo vederci costretti a non cedere i pezzi da novanta. Certo non faremo campagna di saldi. Mi sembra di avere in giro per aria come degli avvoltoi che quasi stanno aspettando per colpire in picchiata. Abbiamo corazze impenetrabili, si sbeccheranno e sicuramente non otterranno ciò che vogliono o ai prezzi che farebbe comodo loro. Il dottor Chiavelli si augura che vadano in porto tutte le cessioni fatte l’altr’anno, altrimenti sarebbero guai seri”.

Che mercato è questo?

Un mercato di attesa. Mi sono molto arrabbiato con i miei colleghi. Sono riuscito ad ottenere solo una settimana in più. Volevo partire non prima di ottobre e Gravina la pensava come me. Al rientro si sarebbe rimodulata la possibilità di combattere il Covid, cosa che ancora non sappiamo come andrà. Secondo me qui non ci ha capito niente nessuno, né il Cts né gli scienziati. L’America è in condizioni disperate. Quando un governo non riesce a dire ‘signori,nessuno esce e entra dall’Italia’, che era la prima cosa da fare. Invece abbiamo riempito le discoteche e il focolaio più grande è diventato la Costa Smeralda. Io da Capri non mi sono mosso da casa, ligio e severissimo con chi veniva da me. Nessuno ha capito ancora. C’è una grande irresponsabilità del governo. Ci sono 4 miliardi di debiti delle squadre di calcio italiane per la stagione appena conclusa. Aspetto che arrivi Gravina nei prossimi giorni, sarà bello fare una tavola rotonda con lui e vediamo anche che idea ha lui. Non possiamo sempre andare noi al sacrificio totale. Il calcio è un’industria o semplicemente un gioco? Ce lo devono dire. Per me è un’industria e come tale va tutelata“.

Koulibaly giocherà nel Napoli l’anno prossimo?

Non dovrebbe chiederlo a me ma al City, allo United, al Psg, a quelli che possono permettersi oggi di pagare certe cifre”.

Che risposte sta avendo sul progetto di diritti tv?

“L’apertura delle proposte irrevocabili avverrà il 28. Leggeremo attentamente. A Cvc si sono aggiunti altri due fondi, faranno proposta unica. Ce ne sono altri affacciati all’orizzonte che non vogliono comprare un pezzo della media company ma assistere il Calcio Napoli e se lo assistono bene dal punto di vista anche finanziario avere anche un tot degli utili, poi ci sono i soliti di Infront e Mediapro, che sono sostenuti da alcuni ma non trovano possibilità, poi la mia vision di levare alla assemblea della Lega di ribaltare tutto ogni volta. Erano venuti fuori un minimo di 15 miliardi e mezzo. Credo che molti furbastri, giocando sulla divisione che esiste in Lega tra le società, le proprietà e le squadre, hanno giocato non dico sporco ma un po’ male e se ne sono approfittati. Mi ha fatto piacere perché ha fatto subito impennare il vero valore del calcio italiano. Ci manca un miliardo tondo tondo rispetto a quello che abbiamo sempre fatturato. La Melandri ha distrutto il calcio italiano. E’ un’irresponsabile, avrebbe dovuto pensarci due volte. Ha fatto danni a non finire. Spesso, purtroppo, il governo non ha la vision, non ci capisce nulla”.

De Laurentiis ha annunciato il rinnovo di Zielinski:

“Parlate sempre di mercato, ma vi do un’altra primizia. Oggi abbiamo rinnovato Zielinski. Siete contenti?”.

Dal mondo arbitrale cosa si aspetta?

Questa domanda la deve fare a chi li governa. Anche se sbagliano poi gli danno da arbitrare la finale di Champions League, quindi, di cosa dobbiamo parlare?”.

 

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