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«Ciò che è successo in Costa Smeralda è simile agli effetti di Atalanta-Valencia su Bergamo»

La Sardegna ha finora restituito almeno 1000 positivi alle altre regioni, ma secondo la Regione sono stati i turisti a portare il virus sull’isola a bordo dei grandi traghetti  

«Ciò che è successo in Costa Smeralda è simile agli effetti di Atalanta-Valencia su Bergamo»

I rientri dalle vacanze in Sardegna stanno facendo aumentare sensibilmente il bilancio dei positivi nel nostro Paese. Sarebbero circa 1000 i contagiati che dall’isola sono tornati nelle rispettive regioni. Ma dalla Sardegna indicano i turisti arrivati sull’isola come gli untori che hanno determinato il contagio. Il viaggio sui grandi traghetti potrebbe aver influito.

A sorprendere è soprattutto l’alta carica virale nei tamponi dei contagiati provenienti dall’isola e la grande rapidità nel contagio, che non ha eguali nel resto d’Europa.

Il Messaggero scrive:

Solo nel Lazio sono già stati intercettate 562 persone positive (giovani ma non solo) tornate dalla Costa Smeralda. Secondo l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, che valuta ogni giorno il tasso di crescita dei nuovi infetti che vengono trovati con i tamponi eseguiti al porto di Civitavecchia, il conto finale sarà molto più alto“.

Proprio l’assessore D’Amato, azzarda un paragone tra quanto sta accadendo sull’isola e quanto capitto a Bergamo, dopo la partita dell’Atalanta contro il Valencia.

«Ciò che è successo in Costa Smeralda è simile al caso della partita Atalanta-Valencia che si giocò a Milano e che, ormai si è dimostrato, ha moltiplicato drammaticamente a febbraio il numero dei contagi nella provincia di Bergamo».

Del resto, non c’è solo il Lazio. In Campania, ieri, sono stati 41 i positivi rientrati dalla Sardegna. In Emilia Romagna una decina, un’intera famiglia nella Marsica.

“Conteggiando anche i dati dei giorni passati, la Sardegna ha restituito almeno 1.000 turisti positivi alle altre regioni. A questi si aggiungono i positivi che sono stati rilevati in Costa Smeralda, a partire ad esempio dai dipendenti dei locali più conosciuti come il Billionaire e il Sottovento. In sintesi, una stima prudente parla di almeno 1.500 casi. Dalla Sardegna sottolineano: non è stata la Costa Smeralda a contagiare i turisti, ma sono stati i turisti a portare il virus. Probabilmente è vero, ma questo però non serve a comprendere i meccanismi del contagio di massa. Sarebbe molto più utile capire perché nei locali della movida si sia creato lo scenario perfetto per l’effetto moltiplicatore. Secondo D’Amato i lunghi viaggi in traghetto possono avere alimentato, anche all’andata, il contagio, per questo oggi chiede un’intesa con la Sardegna per eseguire i tamponi agli imbarchi su chi ritorna. Ma l’accordo ancora non c’è, si sta perdendo tempo, il governo non interviene e l’estate sta finendo”.

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