È quasi tutto prenotato, i commercianti sono eccitati. Ma la gestione, dal punto di vista della prevenzione sanitaria, sarà a dir poco complessa
A Castel di Sangro è tutto pronto per il ritiro del Napoli. Persino troppo, verrebbe da aggiungere. Sarà un ritiro da gestire con molta attenzione, e non ci riferiamo ad aspetti tecnici o tattici.
Castel di Sangro è già piena. Perché Castel di Sangro è una cittadina che il proprio flusso turistico ce l’ha. In larga parte, famiglie proprietarie della classica seconda casa.
La differenza, rispetto agli altri anni, si sente eccome. Gli alberghi hanno ricevuto richieste di prenotazione cui non erano più abituati. Lo stesso vale per gli appartamenti da affittare. Non si trovano più negozi chiusi con il cartello cedesi, come appena qualche mese fa. Si respira un’atmosfera febbrile e mancano ancora dieci giorni all’inizio del ritiro previsto il 23 agosto.
In piazza – dove la sera si tengono concerti – ha aperto uno store Kappa. Si sono trasferiti o si stanno trasferendo temporaneamente punti vendita di sponsor del Napoli. I commercianti locali sono più che soddisfatti, quasi eccitati, soprattutto dopo un lungo periodo depressivo dovuto al coronavirus.
Il Napoli a Castel di Sangro è lo shock di cui la cittadina ha bisogno. Fatte le debite proporzioni, è come quando il club di Gravina conquistò la serie B.
Il punto, però, è proprio il coronavirus. Dal 23 agosto si creeerà una situazione molto delicata, complessa da gestire. Lasciamo stare il traffico che già oggi è congestionato. Il problema sarà la gestione di un enorme flusso di persone e il rispetto del distanziamento sociale.
È un’occasione preziosa per Castel di Sangro. Ma va gestita con molta cautela. La curva dei contagi sta tornando a crescere. L’Italia si sta interrogando su una eccessiva rilassatezza. Durante il lockdown, il Napoli ha dato prova di grande accuratezza: nessun calciatore, che si sappia, ha lasciato la città. A differenza di altre squadre con alcuni casi che furono eclatanti. Adesso il club è atteso da un’altra prova: la gestione del ritiro in un luogo che non dista mille chilometri da Napoli, bensì centotrenta.
Oggi abbiamo letto di un eventuale allestimento di un maxischermo per seguire gli allenamenti e di un’apertura contingentata: mille persone che dovranno prenotarsi per assistere alle sedute. Proprio ieri la Regione Abruzzo ha autorizzato questo afflusso e lo ha fatto con un’ordinanza che entrerà in vigore il 24.
La scorsa settimana, a Castel di Sangro, si è parlato di sospensione del mercato settimanale per evitare assembramenti. Tutto è rientrato: oggi, il mercato si è svolto regolarmente. Il cinema è aperto (ha una sala molto capiente) ma con un protocollo rigido: si deve arrivare trenta minuti prima dello spettacolo e non si può entrare a proiezione cominciata. Nel parco avventura, ogni giorno la polizia arriva per accertarsi che i visitatori osservino i comportamenti previsti. Più volte ai supermercati si è reso necessario l’intervento della polizia municipale.
Insomma, come si scrive su alcune spedizioni, diremmo: ritiro del Napoli a Castel di Sangro, maneggiare con cura.