ilNapolista

Sole 24 Ore: due terzi dei club di Serie A sono contro il progetto di De Laurentiis per i diritti tv

Preferirebbero le offerte dei fondi di private equity, ovvero il piano che stanno portando avanti Dal Pino e De Siervo  

Sole 24 Ore: due terzi dei club di Serie A sono contro il progetto di De Laurentiis per i diritti tv

Il Sole 24 Ore scrive del progetto di De Laurentiis per i diritti tv. Una media company propedeutica al canale della Lega che faccia leva su fondi di investimento solo come finanziatori e non come partner.

Il progetto mira ad ottenere subito 2,5 miliardi di introiti per arrivare a 2,9 miliardi all’anno alla fine di un quinquennio con 5,2 milioni di abbonati (dai 4 di partenza).

“In questi ricavi ci sarebbe qualcosa come 330 milioni da ricavi internazionali (una stima definita prudente) oltre a Coppa Italia, Supercoppa, adv, introiti da bar ed esercizi commerciali. Il tutto con un livello di costi che negli anni lieviterebbero da 264 a 350 milioni per utili sempre crescenti da 1,8 (raddoppiati quindi da subito rispetto agli incassi attuali da diritti tv) a 2,6 miliardi annui alla fine del quinquennio”.

Il piano di De Laurentiis si contrappone a quello del presidente della Serie A Dal Pino e dell’ad De Siervo.

Il presidente del Napoli vorrebbe insomma 20 club di Serie A slegati dai destini dei licenziatari dei diritti (in questo triennio Sky e Dazn) e comunque senza l’apertura della media company a un fondo di private equity come invece previsto dal progetto che la Lega del presidente Paolo Dal Pino e dell’ad Luigi De Siervo sta portando avanti e giunto a uno snodo cruciale. Per venerdì, infatti, sono attese le offerte vincolanti dei private equity”.

Il quotidiano finanziario scrive:

Tra i diffidenti ad aprire il capitale ai fondi di investimento ci sarebbe anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che preferirebbe strade alternative, come forme di cartolarizzazione dei diritti tv, presentate da altri gruppi finanziari come l’americana Fortress. Circa due terzi dei presidenti sarebbero invece a favore delle offerte dei fondi: consensi che potrebbero essere decisiva in vista dell’assemblea del 30 luglio che esaminerà le offerte dei private equity“.

 

 

ilnapolista © riproduzione riservata