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“Siamo pieni di splendide squadre perdenti, ma ci meravigliamo che a vincere sia ancora una brutta Juve”

Sconcerti sul Corsera definisce “accademica” la partita tra Napoli e Milan in un calcio troppo legato al passato come alla figura di campioni come Ibrahimovic

“Siamo pieni di splendide squadre perdenti, ma ci meravigliamo che a vincere sia ancora una brutta Juve”
foto Hermann

Mario Sconcerti sul Corriere della Sera definisce “accademica” la partita tra Napoli e Milan in cui c’è stato poco gioco, poca cattiveria.

dove si è cercato di far vedere agli arbitri e al mondo televisivo quanto saremmo stati bravi in stagione se solo ce ne fosse stato il mezzo.

Lo stesso concetto che aveva espresso Ibrahimovic, un campione del tempo passato che in qualche modo si oppone al nuovo che arriva

È troppo pieno di sé Ibrahimovic e più l’età avanza, più ha bisogno lui di allargarsi a copertura di uno spazio inversamente proporzionale. C’è molto in lui del vecchio Milan, quello che è ancora stabilmente settimo proprio perché ha bisogno di vivere nel passato fino in fondo. Ibra è uno straordinario giocatore di ieri, che non è poco, ma non è più abbastanza grande per turbare la ricerca di un nuovo equilibrio.

Un calcio troppo legato al passato da cui solo l’Atalanta ci salva, secondo Sconcerti dalla riflessione finale

Siamo pieni di splendide squadre perdenti, ma ci meravigliamo alla fine che a vincere sia ancora una brutta Juve. Il problema è ancora: come evitarlo?

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