La Gazzetta dello Sport illustra i due modi differenti di giocare e impostare il Napoli dei registi azzurri che potrebbero avvicendarsi nella sfida di Champions

contro il Barcellona potrebbero servire due Napoli diversi.
Scrive oggi la Gazzetta dello Sport a 20 giorni e cinque gare di distanza dalla sfida Champions contro il Barcellona
Prima uno capace di restare basso per chiudere le linee di passaggio a Messi e compagni. Poi uno più offensivo che vada a colpire, perché per passare il turno servirà comunque segnare. Una sorta di potrà diventare la sceneggiatura sorprendente per scrivere un film mai visto a Napoli: i quarti di Champions
I due registi del Napoli godono infatti entrambi di grande fiducia da parte di Gattuso e riescono a far giocare la squadra in due modi diversi
Demme eccelle nell’ordine e nella geometria che riesce a dare alla squadra. Ha una resistenza incredibile e soprattutto garantisce una copertura alla difesa, come se fosse capace di sdoppiarsi per la capacità che ha di chiudere gli spazi in fase di non possesso.
Lobotka ha tempi di gioco rapidi, e capita spesso che abbia già deciso dove indirizzare il pallone prima che gli arrivi, smistandolo con un solo tocco. Questo consente al Napoli di anticipare le giocate e trovare con maggiore continuità gli inserimenti di mezzali molto tecniche, quali sono Fabian Ruiz e Piotr Zielinski.