Klopp: mio padre è stato il mio allenatore di vita, ma è morto prima di vedermi su una panchina
Il tecnico del Liverpool: "Lui era un allenatore naturale, mi ha sempre criticato e spronato. Ora mi guardo allo specchio e mi spavento perché sono uguale a lui"

Jurgen Klopp s’è sempre rivisto in sua madre. Poi un giorno s’è guardato allo specchio e quel che ha visto l’ha spaventato: era suo padre. “Ho 53 anni, e ho paura, perché assomiglio a mio padre. Sono uguale a lui. Non sono mai sembrato mio padre, per tutta la vita. Ho sempre pensato di essere come mia madre. Poi all’improvviso… “Sono mio padre!”.
E non è facile, perché il tecnico campione del mondo col suo Liverpool dei record ammette di avere un grosso conto col passato aperto. Suo padre non ha mai avuto la possibilità di vederlo diventare un allenatore e condividere i suoi successi. Norbert Klopp morì poco prima che suo figlio iniziasse la carriera al Magonza nel 2001.
Il manager del Liverpool ha spesso parlato di suo padre come un “critico durissimo”, che lo spronava quando era giovane. Ora dice di avvertire la presenza di suo padre in un modo più spirituale.
“Mio padre non mi ha mai visto allenare. È morto quattro mesi prima che diventassi un allenatore. Mio padre era un allenatore naturale. Il mio allenatore di vita. Mi ha spinto e appoggiato nel corso della mia carriera, ma la mia vera carriera non l’ha mai vista. È difficile, per me”.