Dalla povertà in Nigeria fino alla Francia dove è finalmente esploso nel Lille e adesso potrebbe far sognare i tifosi del Napoli
Sull’onda della notizia di mercato del momento che riguarda il Napoli e Victor Osimhen, Gianluca Di Marzio ha raccontato oggi la storia del giovane calciatore partendo dal significato del suo nome
“Dio è buono”, questo significa Osimhen nel dialetto nativo di Ishan, gruppo etnico che popola alcune zone del sud della Nigeria.
La storia di Victor parte da una povera famiglia costretta a emigrare a Lagos, capitale economica della Nigeria, una famiglia in cui non era concesso pensare al calcio.
Ma il calcio incontra Osimhen, era destino.
È il fratello Andrew a insegnare il gioco del pallone a Victor quando insieme vannoa a vedere le stelle del calcio locale della loro comunità, ma Victor è bravo, dannatamente bravo e si fa subito notare.
Una collaboratrice del suo attuale agente, Jean Gerard Benoit Czajka, lo nota e lo porta alla Ultimate Strikers Academy, importante scuola calcio di Lagos, gli mette un paio di scarpini ai piedi e lo lascia libero di giocare a calcio.