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CorSport: Mertens e Insigne stanchi, Politano “presenza decorativa”

La difesa dell’Atalanta ha potuto vivere di rendita. Mentre la differenza l’ha fatta il Papu. Il futuro del Napoli è al Camp Nou 

CorSport: Mertens e Insigne stanchi, Politano “presenza decorativa”

Sul Corriere dello Sport la disamina di Atalanta-Napoli. La differenza l’ha fatta il Papu, che dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, ha segnato cambiando il volto alla partita.

«The new Papu» o «the young Papu», cambia poco, l’Atalanta alla sua settima vittoria consecutiva – è soprattutto in questo ragazzino di trentadue anni che Gasperini sfrutta con dolcezza, spostandolo e sfruttandolo a uso e consumo di una manovra che ha bisogno sempre e comunque della sua fantasia, di una leggerezza che rapisce e che stordisce”.

Gomez è capace di fare il “trequartista, esterno, rifinitore” e persino il regista.

Il Napoli resiste troppo poco per pensare di costruire l’irrealizzabile miracolo Champions ma in quarantacinque minuti ordinati e dispendiosi, ha saputo domare l’Atalanta, contenerla, evitarle di giocare: linee strette, in tanti dietro la linea del pallone, letture mai banali e però anche mai «verticali», dovendo sacrificarsi per controllare i consueti bagliori di un’avversaria stavolta soffocata”.

Ma per vincere servono anche virtuosismi in fase offensiva, che non arrivano.

la stanchezza di Mertens, pure quella di Insigne, la presenza decorativa di Politano consentono a Gollini (e ai difensori) di vivere di rendita, sbuffando su un colpo di testa di Koulibaly (15′) e su una percussione al 48′. C’è Zielinski, almeno lui, c’è anche Fabian, che non ha ancora combinato guai in uscita e c’è una padronanza che sa di maturità”.

La partita cambia nel secondo tempo.

“Gasperini deve avere un linguaggio in codice (chissà: «al mio segnale scatenate l’inferno») e certo l’intervallo gli serve per intervenire, alzare gli esterni, far viaggiare Gomez diversamente, lasciare che Pasalic vada dentro l’area e la riempia. E il Napoli, che s’è spento, si ritrova travolto in otto minuti, crollando sulle corsie”.

Risposte incoraggianti arrivano da Lozano.

Ma sono indicazioni che ondeggiano tra distrazioni, peraltro comprensibili, di una squadra che ha intuito di dover pensare ormai ad altro“.

L’altro è la Champions.

“adesso ci sarà da proiettarsi sul Camp Nou: il suo futuro è là”.

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