I contatti tra i due club sono ormai quotidiani e frequenti le mail con il console italiano a Barcellona e le telefonate con la Uefa. Si pensa ad un piano B se la situazione dovesse precipitare
I contagi in Catalogna continuano ad aumentare e il governo è costretto a prendere nuove misure di contenimento, forse anche una nuova Fase 2. La situazione preoccupa notevolmente il Napoli, che è in stretto contatto con il club spagnolo per capire come comportarsi a 18 giorni dal ritorno di Champions con i blaugrana. Il Corriere dello Sport parla di contatti continui tra i due club.
“Da Napoli a Barcellona è un attimo e i contatti, ormai (praticamente) quotidiani, servono per preparare l’eventuale piano B: l’albergo è già stato prenotato, e il charter per il volo andata e ritorno anche, però c’è quel pizzico d’ansia che appartiene a chiunque”.
Il quotidiano sportivo continua:
“Napoli-Barcellona è niente, è una serie di mail inviate al Console, Antonella Di Pippa, è nelle telefonate che si sono incrociate con l’Uefa. Ma a diciotto giorni dal calcio d’inizio di una partita che dà un senso alla stagione, e con un orizzonte nel quale è impossibile infilare la testa e azzardare previsioni, la certezza, se i numeri dovessero allarmare, è in quella alternativa che il vicepresidente dell’Uefa Michele Uva ha appena ricordato”.
Ovvero Lisbona, la sede delle final eight.
“Lisbona è la sede della final eight e con i due stadi (il Da Luz e l’Alvalade), potrebbe diventare – con l’Estadio Drago di Oporto e l’Henrique di Guimares – una destinazione per fronteggiare una nuova eventuale emergenza. Decide il virus, chiaramente”.