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Tortu: «Durante il lockdown mi sono allenato nella tenuta di un nobile»

Sul Corsport: «Ci ha messo a disposizione il suo parco con un rettilineo di 120 metri. Correvo nel bosco tra gli scoiattoli»

Tortu: «Durante il lockdown mi sono allenato nella tenuta di un nobile»

Filippo Tortu ha concesso un’intervista al Corriere dello sport, e ha raccontato come ha fatto ad allenarsi durante il lockdown.

Appena iniziato il “lockdown” abbiamo cercato di non fermarci con gli allenamenti, facendo un po’ di palestra nel nostro giardino di casa a Costa Lambro, nella frazione di Carate Brianza. Eravamo disperati. Poi un giorno papà (Salvino, che è anche il coach; ndr) ha ricevuto una mail da tale Giuseppe Negri, proprietario di una vasta tenuta adiacente la nostra casa, con la quale ci diceva che essendo rimasto bloccato all’estero ci metteva a disposizione il suo parco con annessi casale e un lungo rettilineo di ottimo sterrato di 120 metri: è lì che mi sono potuto allenare, quasi come fossi in pista. Ecco, correvo ogni mattina nel bosco tra gli scoiattoli, non avevo i blocchi di partenza ma facevamo le buchette a terra come ai tempi di Jesse Owens sulle piste in carbonella…».

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