L’uomo che, dopo «i tre anni speciali a Napoli» e quello al Chelsea, ha scoperto alla Juve di essere diventato «“gobbo” perché attaccato dall’esterno»

Maurizio Sarri è il facile e ovvio bersaglio della stampa italiana e torinese. Ora il colpevole è lui. Ecco cosa scrive La Stampa.
Il primo trofeo italiano tra i grandi per Maurizio Sarri può attendere: la vendetta del Napoli si consuma lasciando l’ex Comandante fermo alle promozioni da tecnico nelle serie minori (l’approdo in Eccellenza con Cavriglia e Antella, il doppio passaggio in D e C2 col Sansovino, l’atterraggio in C1 con la Sangiovannese, lo sbarco in A con l’Empoli) alla Coppa Italia di D con il Sansovino e all’Europa League, unico trofeo tra i grandi, conquistato un anno fa al Chelsea.
Lo definisce
l’uomo che, dopo «i tre anni speciali a Napoli» e quello al Chelsea, ha scoperto alla Juve di essere diventato « “gobbo” perché attaccato dall’esterno».
E infine:
«Mi girano le scatole quando dicono che non ho vinto niente», diceva alla vigilia Sarri. Continueranno a dirglielo. Per farli smettere Sarri ha solo un modo: acchiappare qualcosa tra scudetto e Champions in estate.