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La morte di Raciti per Catania-Palermo, Speziale resta in carcere

A novembre finirà di scontare gli otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo. Per i giudici ha commesso altri illeciti in carcere

La morte di Raciti per Catania-Palermo, Speziale resta in carcere

La richiesta di scarcerazione “è da rigettarsi in quanto non appare idonea a favorire la rieducazione del reo né ad assicurare la prevenzione del pericolo di commissione di altri reati”.

Questa la motivazione con cui il Tribunale di sorveglianza di Caltanissetta non ha accolto la richiesta di scarcerazione di Antonio Speziale. L’avvocato Giuseppe Lipera aveva chiesto di concedere degli arresti domiciliari o altre misure alternative al carcere al suo assistito che sta scontando, dal 14 novembre 2012, otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo Filippo Raciti il poliziotto che morì durante gli scontri tra forze dell’ordine e ultras rossazzurri prima del derby Catania-Palermo allo stadio Massimino.

Speziale dovrebbe lasciare il carcere, per fine pena, il prossimo 15 dicembre. I giudici hanno rigettato la richiesta anche perché avrebbe commesso illeciti disciplinari in carcere.

 “… ha commesso tre gravi illeciti disciplinari: promozione disordini e sommosse, atteggiamenti offensivi e promozione di ulteriori proteste”.
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