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Il calciatore Onuoha: “Negli Usa non mi sento al sicuro. Ho paura e sfiducia verso la polizia”

L’ex Manchester City alla Bbc: “Fatti del genere vanno avanti da decenni. Ho paura di chi pattuglia le strade con potere e pistole. Ogni volta che esco non mi sento al sicuro al 100%”

Il calciatore Onuoha: “Negli Usa non mi sento al sicuro. Ho paura e sfiducia verso la polizia”

La Bbc intervista Nedum Onuoha, calciatore di colore del Real Salt Lake, squadra dello Utah che gioca nella Major League Soccer. Dichiara di non sentirsi al sicuro negli Stati Uniti.

Sono sempre molto cauto su come mi comporto e su come potrei essere visto dalle persone che hanno potere. Personalmente, non mi piace dirlo, ho paura e sfiducia nei confronti della polizia“.

Onuoha commenta l’uccisione di George Floyd da parte della polizia e le proteste delle star dello sport per quanto accaduto.

È una cosa emotiva. Ed arriva in ritardo ad essere onesto. C’è stata una grande ondata di energia verso questa cosa, si è parlato molto di George Floyd. Fatti del genere vanno avanti da decenni. La gente ha cercato di fare rumore. Ho provato a dire delle cose, ma è stato negato per troppo tempo. Adesso basta. Ciò che mi dà la forza è che non sono solo le persone di colore che stanno protestando adesso”.

Onuoha continua:

“Il cambiamento arriverà, ma all’interno della protesta ci sono così tante sfumature – per esempio, molti neri hanno paura di fare ciò che alcuni bianchi stanno facendo alla polizia. È pazzesco ma è così. Non ho intenzione di dire loro che non dovrebbero fare nulla perché non sono stati ascoltati per così tanto tempo, quindi è giusto che siano ascoltati ora”.

Il calciatore racconta il suo senso di disagio a vivere negli Usa.

“Ho adorato vivere in questo paese, ma c’è un altro lato di esso. Nel Regno Unito mi sento più a mio agio perché se succede qualcosa probabilmente non sarà mortale, qui è più facile lo sia. Ne sono sempre consapevole quando vado in giro. Sono a mio agio ma quando si tratta di qualsiasi tipo di brutalità, se viene dalla polizia, se mi dovessero guardare nel modo sbagliato la mia vita potrebbe essere finita. Lo sento ogni singolo giorno. Non è una cosa che riguarda solo me ma anche tutti gli altri. Non voglio essere eccessivamente critico nei confronti della polizia. Ci sono molti buoni poliziotti là fuori, ma a volte mi sento come se la gente mettesse la polizia su un piedistallo e la facesse sembrare sovrumana. Ma il fatto è che qui sono solo persone della società con un distintivo, una pistola e molto più potere. Se ti preoccupi per l’uomo della porta accanto, perché non dovresti preoccuparti della persona che pattuglia le strade che ora ha più potere, più pistole ma le stesse opinioni? Ogni volta che esco non mi sento al sicuro al 100%”.

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