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Gattinoni: «Il Covid sta passando da solo, anche i pazienti sono guariti da soli»

L’esperto di terapia intensiva al Giornale: «I pazienti sarebbero guariti da soli. Infatti molti sono morti nonostante la terapia intensiva. A gestire questa emergenza sono state persone troppo ignoranti»

Gattinoni: «Il Covid sta passando da solo, anche i pazienti sono guariti da soli»

Il Giornale intervista Luciano Gattinoni, uno dei più grandi esperti di anestesia e rianimazione a livello internazionale. Spiega come sia possibile che il Covid sembri andar via.

«Il Covid sta passando da solo, sta facendo tutto la natura. Come è avvenuto per la Spagnola e per la Sars. E anche i pazienti sono guariti da soli».

A farlo passare non sono stati i farmaci e la corsa alle terapie intensive.

«Abbiamo iniziato a gestire meglio l’infezione quando abbiamo cominciato a fare meno cose. E anche nei mesi dell’emergenza, non abbiamo fatto altro che tamponare i sintomi».

Rianimare i pazienti, dice, è stato solo un aiuto.

«Sarebbero guariti da soli. Infatti molti sono morti nonostante la terapia intensiva. Con i respiratori abbiamo solo corretto un sintomo che, per carità, da solo sarebbe bastato a portare alla morte, cioè l’insufficienza respiratoria. Ma i pazienti guariti sono quelli che da soli hanno sviluppato gli anticorpi».

Zangrillo ha parlato di virus “clinicamente sparito”. Gattinoni dichiara:

«A confermarlo sono anche gli accessi, quasi nulli, al pronto soccorso. Questa storia si conclude con il finale aperto, come i film migliori. Anche gli studi per capire l’interazione tra virus e ospite resteranno in sospeso, come in attesa di un sequel. Non ci sono più pazienti da studiare. Se mi serve un panel di 300 persone ma ne ho solo 50, allora va tutto a monte».

Di fatto, i casi

«sono diminuiti moltissimo. L’ipotesi è che, oltre alle mascherine, anche la temperatura abbia aiutato a spezzare la catena dei contagi. Per il semplice fatto che un microrganismo su una superficie sopravvive meno sotto il sole rispetto all’inverno».

Gattinoni guarda anche all’autunno. Impossibile sapere con certezza se ci sarà una nuova ondata.

«Ci saranno altri morti, ma non avremo più le emergenze dei mesi scorsi. Ora è il momento di cominciare gli studi comparativi: ogni Paese ha usato la sua tecnica per gestire l’ondata di malati. Dobbiamo capire quale è stata la soluzione migliore».

L’Italia avrebbe dovuto affrontare il problema a monte.

«Noi abbiamo affrontato tutto a valle. Quando invece i problemi vanno affrontati a monte, molto molto a monte. Dovevamo puntare tutto sulla scuola. Molto tempo prima. A gestire questa emergenza sono state persone troppo ignoranti. Per fare un paragone, la Merkel ha vinto le Olimpiadi di matematica ed è laureata in Fisica nucleare».

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