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Lazio, scontro tra Lotito e i giocatori sugli stipendi. Non vuole pagare marzo e aprile

Il Messaggero racconta la riunione accesa. Calciatori delusi: abbiamo lavorato da casa. La replica: “se non si gioca, taglio anche maggio e giugno”

Lazio, scontro tra Lotito e i giocatori sugli stipendi. Non vuole pagare marzo e aprile

Claudio Lotito si adegua alla linea degli altri club di Serie A verso il taglio degli stipendi. Lo scrive il Messaggero. Il presidente della Lazio è pronto al taglio dei mesi di marzo e aprile e, qualora non si tornasse a giocare il campionato, anche quelli di maggio e giugno. E tutto dopo aver assicurato ai calciatori biancocelesti che non avrebbero subito alcuna decurtazione.

“Ieri Lotito ha convocato la squadra nel pomeriggio e ne ha dato l’annuncio a Formello. Dibattito di quasi due ore molto acceso: in una conference call a marzo aveva promesso ai suoi uomini di non trattenere i 4 milioni per tenere alte le motivazioni della lotta scudetto. Invece ora il rischio è doppio. I mesi da decurtare diventerebbero quattro in caso di non ripartenza del campionato. Il confronto era atteso da tempo, ma il gruppo non s’aspettava proprio questo epilogo. E nemmeno lo staff tecnico che, come i giocatori, deve ancora percepire la busta paga, oltre 1.9 milioni di bonus individuali e premi (pagabili entro il 30 settembre), secondo quanto riferito dall’ultimo bilancio”.

L’annuncio di Lotito ha lasciato perplessa la squadra, oltre che delusa. L’ultimo stipendio pagato è stato quello di febbraio.

La squadra e Inzaghi non ci stanno proprio a dover rinunciare anche a un mese in cui – per forze maggiori – non sono scesi in campo, ma comunque a casa hanno lavorato“.

“Lotito ieri in mascherina ha preso tempo. Anche lui ora teme di risentire del contraccolpo economico. Non vuole rompere l’equilibrio dello spogliatoio né mettersi i giocatori contro, ma difficilmente farà un passo indietro. Eppure ieri lo ha fatto al contrario”.

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