L’Ufficio per le statistiche dice che uomini e donne di colore hanno 4 volte le probabilità di morire di coronavirus rispetto ai bianchi. L’assocalciatori ha chiesto approfondimenti alla Premier League
BAME è un acronimo. Sta per Black, Asian and Minority Ethnic. Gli ultimi studi stanno evidenziando che il Covid-19 colpisce di più ed ha conseguenze più gravi nelle persone “non bianche”: neri e asiatici soprattutto. E’ un problema che si riflette anche nel calcio. In Inghilterra la Professional Footballers’ Association, l’assocalciatori, ha chiesto ufficialmente alla Premier League di condurre ulteriori approfondimenti sui pericoli connessi al contagio per i calciatori di colore.
Sono tantissime le richieste dei giocatori di colore, preoccupati di dover affrontare un rischio che nel loro caso è superiore ai colleghi bianchi.
L’Ufficio per le statistiche nazionali afferma che in Inghilterra e Galles gli uomini e le donne neri hanno quattro volte le probabilità di morire di coronavirus rispetto ai bianchi. Il capitano del Watford Deeney ha detto che non parteciperà agli allenamenti: “C’è qualcosa in più, uno screening aggiuntivo, esami al cuore che faremo? No. Ok, bene, penso che questo problema dovrebbe essere affrontato. Non riesco a farmi un taglio di capelli fino a metà luglio, ma posso chiudermi in un’area con 19 persone e andare a saltare per un colpo di testa? Quindi ho detto che se non si sanno le cose, perché dovrei mettermi a rischio?”.
L’advisor medico della Premier League, Mark Gillett, ha dichiarato che la Lega monitorerà il rischio per i giocatori “BAME”, in base alla maggiore quantità di dati emergenti: “Faremo tutto il possibile per mitigare il rischio… man mano che maggiori informazioni saranno disponibili. Ma il rischio negli atleti in forma e per i giovani è ancora molto basso e penso che sia un fattore importante”.