I camici bianchi, guariti del tutto o ancora convalescenti, sono stati i primi a farsi avanti per donare il plasma
Al Cotugno è tutto pronto per la sperimentazione «Tsunami», come riporta oggi il Mattino, che consiste nell’utilizzo del plasma iperimmune per il trattamento delle polmoniti causate dal Covid- 19. I primi a donare sono stati medici, primari, ma anche ex direttori sanitari che si sono ammalati di Covid-19: ricoverati al Cotugno e poi dimessi dall’ospedale.
I camici bianchi, guariti del tutto o ancora convalescenti, sono stati i primi a farsi avanti per donare il plasma e contribuire a curare, con una terapia sperimentale, altri pazienti colpiti dallo stesso virus.
Quello che serve per la sperimentazione è appunto plasma contenente un adeguato numero di anticorpi decisivi per contrastare il nuovo virus. L’infettivologo Rodolfo Punzi, che provvede al reclutamento, aggiunge:
«Ogni donatore può consentire di trattare almeno un paziente e, verosimilmente, a Napoli è possibile superare quota 100 volontari». Ciò significa poter partire con la terapia innovativa dal primo giugno,ma anche riuscire a congelare le sacche di plasma in vista del prossimo autunno, per prepararsi al meglio ad affrontare una eventuale seconda ondata di contagi.
Proprio il Cotugno con l’istituto tumori Pascale è capofila nello studio clinico che utilizza il tocilizumab contro la polmonite severa causata dalla malattia con risultati «incoraggianti, anche se non definitivi».
Dopo 14 giorni, il tasso di letalità è stato infatti del 18.4 per cento invece del 20 per cento atteso sulla base dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. Ma, a 30 giorni, la percentuale è scesa al 22.4 per cento anziché risultare superiore al 30.