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CorSera: la Lazio viola le regole, a Formello due “partitelle” tre contro tre

Una la mattina e una il pomeriggio, per ciascun turno di allenamento, che avrebbe dovuto essere individuale. «Non è l’unica squadra».

CorSera: la Lazio viola le regole, a Formello due “partitelle” tre contro tre

A Formello la Lazio al lavoro con la palla, Inzaghi con la mascherina dirige e arbitra nascosto da una rete verde, i biancocelesti si portano avanti. Sfide 3 contro 3 violando la regola degli allenamenti individuali

Per ora le squadre di Serie A si allenano in forma individuale e facoltativa, l’unica consentita dal Comitato tecnico scientifico del Governo. Ma la Lazio, stando a quanto scrive il Corriere della Sera, ha violato le regole consentendo ai calciatori di disputare la classica partitella, anche se con la squadra in formato ridotto: tre contro tre.

Una al mattino e una al pomeriggio, per entrambi i turni di allenamento a Formello.

Sono le undici e venti quando Simone Inzaghi, con il volto coperto dalla mascherina, dà il via alla parte più intensa dell’allenamento. In precedenza i sei giocatori del turno del mattino hanno fatto stretching, a distanza di sicurezza uno dall’altro; poi si sono confrontati in una sfida che premia chi colpisce di più la traversa (ha vinto Marusic). Quindi, la partitella, vietata dalle norme attuali. Ma utile a far aumentare i ritmi del lavoro: sono periodi brevi (quattro o cinque minuti l’uno) con regole sempre differenti. Si finisce, dice l’allenatore, con un «tre tocchi e gol di prima»”.

Il campo è nascosto da una rete verde di protezione, ma da fuori è visibile lo stesso quanto accade dentro. Che il quotidiano descrive. Il tecnico incalza i suoi, “carica, grida, scherza”.

La partita aumenta di velocità. «Guarda che c’è Caicedo alto», chiama il tecnico, e poi rilanciando a Milinkovic-Savic la palla appena uscita dal campetto: «Eccola Sergio». A un certo punto il risultato è in bilico, «siamo tre a tre», e allora l’agonismo rischia di prevalere: «Non vi fate male, piano», l’avvertimento ripetuto più volte. Non cambia nulla quando entra in campo il turno del primo pomeriggio, a parte i giocatori ovviamente e il vento che si è alzato e un po’ infastidisce: stretching, tiri contro la traversa e mezz’ora di partitella, dalle 15.40 in poi»”.

La Lazio, insomma, si porta avanti con il lavoro in attesa del 18 maggio e della ripresa degli allenamenti collettivi. E, scrive il quotidiano,

non è l’unica squadra che ha cominciato a intensificare i ritmi arrivando fino a questo punto, garantisce qualche malalingua”.

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