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Coppa Italia, l’Inter perde ai voti la battaglia in Lega: la finale resta il 17 giugno. Decisivo Dal Pino

Marotta e Antonello volevano la finale il 2 agosto. Dal Pino si è rifiutato di tornare dal governo, e ha chiesto di votare. Resta la richiesta di anticipare di un giorno le semifinali

Coppa Italia, l’Inter perde ai voti la battaglia in Lega: la finale resta il 17 giugno. Decisivo Dal Pino
il presidente della Lega Serie A Dal Pino

L’Inter ha perso la battaglia in Lega Serie A. Approfittando anche della presenza di suoi due componenti – Marotta e Antonello – in Consiglio, l’Inter ha fatto il diavolo a quattro. Per tutto il giorno ha condotto una battaglia politica decisamente sopra le righe. L’arroganza è tornata la stessa. Altro che essere migliori dopo il coronavirus. Ricordiamo che Marotta non si è dimesso dopo essere passato dalla Juventus all’Inter e così l’Inter ha due voti in Consiglio di Lega. I consiglieri sono Antonello,  Percassi e Scaroni, più i due consiglieri federali Lotito e Marotta, il consigliere indipendente Casasco. Poi l’ad De Siervo e il presidente Dal Pino

L’inter avrebbe voluto spostare la finale al 2 agosto. Ma non era possibile. Agosto è il mese riservato alla Uefa, ci sono accordi precisi per la Champions e l’Europa League.L’Inter non voleva la finale di Coppa Italia il 17 giugno, a ridosso delle semifinali previste il 13 e il 14, così come stabilito dal governo. L’Inter ha provato per tutto il giorno a esercitare grande pressione. Il presidente Paolo Dal Pino ha ascoltato con pazienza, ha cercato di mediare, ma si è categoricamente rifiutato di tornare dal governo per rinegoziare le date. Sarebbe stato davvero eccessivo dopo la lunga ed estenuante trattativa di questi giorni.

Dal Pino non ha ceduto ad alcuna pressione. Dimostrando una cesura netta rispetto al passato. In altri tempi, sarebbe finita diversamente. Ma Dal Pino è un manager vero, figura che per tanti anni è mancata al nostro calcio. Alla fine, non c’è stata altra soluzione che il ricorso ai voti: e l’Inter ha perso.

Resta solo una richiesta al governo di anticipare di 24 ore le due semifinali (Juventus-Milan e Napoli-Inter) che potrebbero giocarsi il 12 e il 13 giugno anziché il 13 e il 14.

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