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Altro che “assistenti civici”, in Inghilterra parte il tracciamento con 25.000 investigatori

Parte da oggi il piano per ricostruire le catene di contagio e fermare eventuali nuovi focolai: una delle tre “t” sparite dall’agenda del governo italiano

Altro che “assistenti civici”, in Inghilterra parte il tracciamento con 25.000 investigatori

Mentre in Italia s’è già consumata la polemica sui 60.000 “assistenti civici” che dovrebbero aiutare le persone a stare distanza (immediatamente soprannominati “aperisbirri” sui social), in Inghilterra parte da oggi il piano per il tracciamento dei contatti. Una delle tre “t” (con i tamponi e le terapie) scomparse dall’agenda italiana.

Il programma prevede sorveglianza diffusa sui contatti dei positivi al coronavirus, con un gruppo di circa 25mila “detective” che invece di redarguire le persone – è la prospettiva italiana – si occuperanno di ricostruire le possibilità di contagio nei giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi.

E’ la condizione che in un primo momento anche il governo Conte aveva messo come condizione per la riapertura, prima di virare verso un più facile “state attenti e speriamo bene”. Invece nel Regno Unito hanno implementato un progetto che nelle parole di Boris Johnson “cambierà la vita delle persone”.

Gli addetti al tracciamento si metteranno in contatto con le persone risultate positive nelle ultime 24 ore, intervistandoli e per risalire alle persone che hanno frequentato e che potrebbero essersi infettate a loro volta. Inoltre chi svilupperà i sintomi della Covid-19 ora dovrà richiedere il tampone, sul sito del servizio sanitario britannico (NHS) o telefonicamente.

Il governo inglese ha inoltre avviato la sperimentazione di un’app che dovrebbe consentire di ricevere notifiche nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone che hanno poi scoperto di essere positive. L’Italia è in attesa, da settimane ormai, della sua app, “Immuni”.

L’esempio è quello della Corea del Sud, che dall’inizio della pandemia proprio grazie ad un vasto programma di tracciamento è riuscita a contenere il contagio a livelli molto bassi. Proprio in queste ore la Corea ha dovuto imporre nuove misure di lockdown a Seoul, a causa dell’innesco di un nuovo focolaio.

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