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Rezza: “Fase 2? E’ la politica che decide. Mi auguro che ci si ispiri al principio di cautela”

L’epidemiologo in conferenza stampa: “Anche se vediamo una diminuzione del numero dei casi, siamo cauti. Il virus continuerà a circolare e questo potrebbe portare a nuovi picchi” 

Rezza: “Fase 2? E’ la politica che decide. Mi auguro che ci si ispiri al principio di cautela”

Il capo delle malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, ha parlato in conferenza stampa accanto al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

L’epidemiologo ha risposto anche ad una domanda sulla possibile fase 2. Le decisioni, ha detto, le prenderà il governo, tenuto conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. C’è da augurarsi che qualsiasi tipo di soluzione individuata sia però ispirata alla cautela.

“Le decisioni sulla fase 2 saranno prese dal Governo. La politica è autonoma rispetto alla valutazione del Comitato Tecnico Scientifico, che pure viene presa in considerazione. E’ la politica che decide. Il Comitato continuerà a riunirsi e a discutere il tema, che non è esaurito. Ci sono differenze geografiche nel territorio italiano, ma non vuol dire necessariamente – e lo dico come opinione personale – che siccome l’incidenza è bassa in un’area sia più facile aprire quella che altre. O che se in un posto si è raggiunto un sufficiente livello di immunità si possa riaprire. Non è così facile decidere. Ci sono sempre dei pro e dei contro. Per quanto riguarda l’Istituto superiore di Sanità noi pensiamo che qualsiasi sia la raccomandazione del Cts e la decisione del governo, debba essere improntata alla massima cautela. Anche se vediamo una diminuzione nel numero dei casi noi siamo sempre cauti. Il virus continuerà a circolare e questo potrebbe portare a nuovi picchi. Qualsiasi decisione presa dovrà essere ispirata al principio di cautela e dovranno essere mantenute alcune misure fondamentali. Soprattutto rafforzare la medicina del territorio e avere risultati rapidi nei test”.

 

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