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Repubblica: il Napoli non teme la crisi grazie al tesoretto di 142 milioni

Il quotidiano elogia i conti in regola di De Laurentiis: “Ora che è arrivata la crisi tornano utili gli scudetti del bilancio, fiore all’occhiello della strategia presidenziale e tormento per una parte della tifoseria”

Repubblica: il Napoli non teme la crisi grazie al tesoretto di 142 milioni
La “formica” De Laurentiis guarda le “cicale” del calcio italiano affannarsi per far tornare i conti in piena emergenza pandemica, con la tranquillità di un tesoretto da 142 milioni di utili “messi da parte con oculatezza negli ultimi anni”.
Repubblica elogia i conti in regola del Napoli, “frutto della gestione qualche volta addirittura troppo parsimoniosa delle stagioni precedenti. Ora che è arrivata la crisi, però, tornano più che mai utili i virtuosi e allo stesso tempo vituperati scudetti del bilancio: fiore all’occhiello della strategia presidenziale e tormento per una parte della tifoseria”.

“Per ora il presidente – spiega Repubblica – ha solo rimandato il pagamento di aprile e in caso di ripresa a maggio proporrà alla squadra il taglio di una sola mensilità. Dovrebbe essere dunque evitato un altro braccio di ferro tra la società e gli azzurri, dopo il contenzioso (ancora irrisolto) tra le parti nato dall’ammutinamento del 5 novembre”.

Una gestione della cassa che mette il Napoli in posizione di forza anche sul mercato: gli arrivi di Demme, Lobotka e Politano, Petagna e Rrhamani, “due operazioni possibili proprio grazie alla grande liquidità”. E poi “De Laurentiis ha messo nel conto la cessione di Kalidou Koulibaly, ma avrà la possibilità di fissare il prezzo del difensore senegalese (che piace a Manchester United e Psg) senza farsi prendere per la gola. Con 142 milioni da parte si può”.

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