Ranieri: «Come faremo con il personale degli alberghi? Dovranno avere gli scafandri»
Intervista al CorSport: «L’incolumità degli atleti deve essere al primo posto. Dietro le discussioni interessi personali, è umano. Cairo ha anche un quotidiano sportivo e avrebbe beneficio se si riprendesse a giocare»

Il Corriere dello Sport intervista Claudio Ranieri. È lui che ha proposto i 5 cambi a partita, che la Figc vorrebbe sottoporre all’analisi dell’Ifab.
«Tutto deve dipendere dai medici. Non conosciamo il virus, non sappiamo fino a dove può arrivare, quali organi può mettere a rischio. Gli atleti sono macchine perfette, che dobbiamo spingere al massimo, con rispetto. So che alcuni miei ragazzi dopo leggeri allenamenti si sentivano debilitati e nei prossimi mesi andremo a giocare ogni tre giorni. È difficile anche fisicamente, non solo psicologicamente. Chi non è abituato, se avremo la possibilità di fare più cambi, potrà recuperare più facilmente».
Gli atleti non sono macchine. Deve essere la comunità scientifica, dopo aver effettuato tutti i test, a dare il parere positivo.
«L’incolumità degli atleti deve essere al primo posto».
Sui tempi della ripartenza.
«Dal momento che non c’è più l’Europeo far slittare tutto in avanti è una soluzione ottima e facciamo in modo di finire questo campionato, poi andremo ad allinearci con le esigenze delle Nazionali in vista del Mondiale che si giocherà tra novembre e dicembre. In questo modo si riuscirà a fare tutto, anche le coppe. Per riprendere si deve avere la garanzia che non ci siano contrattempi. Leggo che ci sarà la necessità di isolare le squadre, ma come faremo con il personale degli alberghi? Dovranno avere gli scafandri».
Sulle divisioni tra presidenti di club.
«Io sono un uomo di sport e mi attengo alle disposizioni generali. Che poi dietro ci siano interessi personali è umano. Tra l’altro Cairo ha anche un quotidiano sportivo e avrebbe beneficio se si riprendesse a giocare, non credo che il Torino rischi».