Il Plaquenil è un anti-malarico utilizzato anche in Italia. Quando gli hanno detto degli effetti collaterali, ha risposto: “Ah sì, quella cosa del cuore”
Trump, il Presidente che voleva acquistare in esclusiva i diritti del prossimo vaccino anti-Covid dalla Germania, ora promuove “in maniera aggressiva” un farmaco antimalarico utilizzato empiricamente contro il coronavirus perché ha un interesse economico. Lo scrive in un lungo e dettagliato articolo il New York Times.
Trump – racconta il NYT – ha fatto una veloce apparizione nella Situation Room domenica mentre la sua task force sulla pandemia era in riunione, e ha cominciato a perorare l’utilizzo massivo dell’idrossiclorochina contro la Covid-19. Secondo una fonte del giornale gli esperti lo hanno messo in guardia dal promuovere con questa sicurezza un farmaco che non è ancora dimostrato sia un rimedio sicuro, soprattutto per gli effetti collaterali sui malati di cuore. “Sì, la cosa del cuore…”, ha buttato lì svogliatamente Trump. Poi è andato davanti alle telecamere e ne ha parlato comunque. “Cosa ne so?”, ha concesso ai giornalisti nel suo briefing giornaliero. “Non sono un dottore. Ma ho buon senso”.
Trump è stato definito non più tardi di due giorni in un editoriale del Whashington Post “il peggior Presidente di sempre”. Giorno dopo giorno ha cominciato a “spingere” l’idrossiclorochina “con l’entusiasmo di agente immobiliare. “Cosa avete da perdere?” ha chiesto per cinque volte domenica.
Il farmaco in questione, venduto col nome commerciale Plaquenil, è prodotto dalla casa farmaceutica francese Sanofi. Ed è utilizzato come primo step di trattamento anche in Italia, anche in Campania. Ma non ci sono ancora evidenze scientifiche sulla sua efficacia nella cura della Covid-19. L’organizzazione professionale che aveva pubblicato uno studio francese citato dagli alleati di Trump sui suoi effetti benefici ha cambiato idea negli ultimi giorni. La Società Internazionale di Chemioterapia Antimicrobica ha dichiarato che “l’articolo non soddisfa gli standard previsti dalla società”. Alcuni ospedali in Svezia hanno smesso di somministrare l’idrossiclorochina per curare il coronavirus dopo notizie di effetti collaterali negativi.
Anche se Trump alla fine dovesse avere ragione – scrive il Times – il problema è l’interesse del Presidente nel promuovere in maniera così aggressiva un farmaco senza un adeguato supporto scientifico. La stessa task force guidata dal dottor Anthony Fauci, il principale consulente in malattie infettive del governo, ha sollevato domande sulle sue motivazioni. Se l’idrossiclorochina diventasse un trattamento d’elezione, diverse società farmaceutiche ne trarrebbero profitto, e queste ci sono azionisti e dirigenti con relazioni strettissime con il Presidente. Lo stesso Trump ha un una quota in Sanofi.
Tra i maggiori azionisti di Sanofi c’è la Fisher Asset Management, la società di fondi di investimento gestita da Ken Fisher, un importante finanziatore dei Repubblicani. Un altro investitore in Sanofi e Mylan, un’altra azienda farmaceutica che produce il farmaco, è Invesco, il fondo precedentemente gestito da Wilbur Ross, segretario al Commercio dell’amministrazione Trump.
Il dottor Fauci ha chiarito le sue preoccupazioni la scorsa settimana: “Penso che dobbiamo stare attenti a dire che si tratta di un medicinale risolutivo. Dobbiamo ancora portare a termine studi che dimostrino definitivamente se qualsiasi intervento, non solo questo, ma qualsiasi intervento sia veramente sicuro ed efficace”.
“Non abbiamo tempo”, ha detto il presidente. “Non abbiamo tempo perché ci sono persone che muoiono in questo momento”.