«Il suo errore è stato provare a mettere tutti d’accordo. Ma il calcio è uno sport di contatto. L’Olanda e l’Argentina hanno fermato i campionati»
Il Corriere della Sera fa il punto ragionato della situazione calcio. Ricordiamo che il Corriere della Sera ha come editore Cairo e Cairo è capofila – con Cellino – della linea contro la ripresa. Ma il Corsera utilizza argomenti che possiamo definire di buon senso e ragionevoli.
Sottolinea come Gravina abbia scelto una linea morbida dopo le parole del ministro Spadafora. Non è andato al muro contro muro, come invece la Lazio e la Lega Serie A. Sa che la sua è una via stretta. A proposito del protocollo medico bocciato ha detto:
«Siamo pronti a integrarlo e a modificarlo recependo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, del Coni e riconoscendo la Federazione Medici Sportivi quale riferimento scientifico per armonizzare il tutto».
Scrive il Corriere della Sera.
Il presidente Gravina, animato dalle migliori intenzioni e dalla voglia di scongiurare contenziosi, avrebbe dovuto prestare più ascolto ai medici del calcio e ai club, scettici su un’affrettata ripartenza.
Il quotidiano raccoglie la dichiarazione di Carlo Tranquilli, membro della commissione medica Figc, ex dottore dell’Under 21 e ex direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport:
«C’è il rischio di contagio. Non mi sembra possibile far riprendere gli sport di contatto come il calcio».
Il Corriere scrive che
La Figc si è trovata stritolata tra l’Uefa che vuole i campionati conclusi entro il 2 agosto, le possibili cause legali dei club, un calendario stretto. Gravina ha provato ad accontentare tutti, questo è stato il suo errore in buona fede. (…) Se anche il pallone, inteso come strumento, può veicolare il virus, come si può pensare di tornare a giocare? Oltre alle difficoltà per le trasferte, gli stadi chiusi, i centri sportivi da sterilizzare, i controlli a tappeto, l’aumento degli infortuni. L’Olanda ha detto stop, come pure l’Argentina.
Il 18 maggio – conclude – non è una data certa. Se ne parlerà nel consiglio federale dell’8 maggio. «Il calcio è all’angolo».