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Sala Consilina, ospizio in quarantena. Il contagio forse causato dai riti neocatecumenali

Sul CorMez. Un morto e 16 tra dipendenti e ospiti positivi. La proprietà dell’istituto: «Usavamo ogni precauzione». Il sindaco: «Chiunque sia stato lì contatti il suo medico»

Sala Consilina, ospizio in quarantena. Il contagio forse causato dai riti neocatecumenali

Sul Corriere del Mezzogiorno il caso dell’ospizio di Sala Consilina in quarantena. Si tratta dell’istituto Juventus. Su 54 ospiti, 1 è morto e 16 (9 ospiti e 7 dipendenti) sono risultati positivi al Covid-19. Ora sono tutti in quarantena, ospiti e personale sociosanitario.

Anche qui il contagio può essere arrivato a causa degli incontri di preghiera dei neocatecumeni, principale focolaio del Vallo di Diano. La struttura, infatti, si trova a poche centinaia di metri dalla Chiesa di San Rocco, dove il 4 marzo si è svolto il secondo dei due raduni religiosi. Qualcuno che vi ha partecipato potrebbe essere entrato in contatto con l’istituto per una visita a qualche anziano o altri motivi.

La proprietà della casa di riposo ha pubblicato un post su Facebook per fare chiarezza.

«La vicenda del Covid non è stata affatto trascurata, anzi ritenevamo che fosse il luogo più sicuro per i nostri ospiti per tutte le prevenzioni messe in atto già dal 5 marzo ancor prima che fossero emanati i provvedimenti restrittivi da parte del governo. Guanti, mascherine occhiali protettivi forniti ai dipendenti. Disinfestazione continua e giornaliera e in più disinfezione generale dell’intera struttura con azoto. Erogatori di disinfettante per le mani in ogni angolo. Le cause del contagio e da chi è stato provocato sono da verificare anche a seguito dei tamponi a cui dovrà sottoporsi il resto degli ospiti e dei dipendenti».

Il sindaco di Sala Consilina, con un manifesto pubblico, ha chiesto a chiunque sia entrato in contatto con l’istituto dal 28 febbraio di contattare subito il proprio medico o i vigili urbani.

 

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