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Prandelli: «A Bergamo a ogni ambulanza pensano a chi si lamenta perché non può uscire»

Alla Gazzetta l’allenatore di Orzinuovi (zona rossa): «Ero lì tre settimane fa, ho perso tanti amici. Un amico mi ha detto: “qua si muore a grappoli”»

Prandelli: «A Bergamo a ogni ambulanza pensano a chi si lamenta perché non può uscire»

La Gazzetta intervista Cesare Prandelli. È di Orzinuovi, in provincia di Brescia, uno dei paesi più colpiti dal coronavirus, è rientrato anche nella zona rossa.

Ero lì tre settimane fa, da mia mamma (che sta bene, ndr). Domenica mattina in piazza, a chiacchierare con gli amici di una vita. Girava già la voce della chiusura totale. Si parlava di una sfida a bocce con una società di Codogno che era venuta a Orzinuovi. Un paio di persone che erano state al bocciodromo risultavano contagiate. (…) Il giorno dopo è diventata zona rossa.

Racconta dei suoi amici che oggi non ci sono più.

Dalfio era un grandissimo amico, da secoli. Ha fatto anche il custode a Collecchio, quand’ero al Parma. Era in piazza quella domenica mattina. Ho pure scherzato: “Io ho il fisico, ma tu sei cagionevole. Vai a casa…” Poi ho sentito sua moglie. Negli ultimi giorni non ha potuto neppure stargli vicino in ospedale. Terribile. Ho perso molti amici e conoscenti: un prete, un medico, un rappresentante… A Orzinuovi, 13.000 abitanti, morivano in media 100 persone all’anno. Ne sono morte 90 in tre settimane. Una strage.

Prandelli è molto legato anche a Bergamo

Ho telefonato a un amico bergamasco, mi ha detto: “Non sento altro che sirene d’ambulanza e ogni volta che ne passa una, penso a chi si lamenta perché deve stare in casa. Come se il male fosse non poter uscire. Il male è che si muore a grappoli”. Io penso anche ai 20.000 volontari italiani che stanno combattendo l’emergenza. Non sarà mai più come prima. Usciremo da questo incubo diversi, in un’Italia migliore, spinta sulla strada giusta dal dolore sofferto. Me lo auguro. Mi aspetto un Paese che investa tanto sulle strutture ospedaliere e sulla ricerca, che diventi un punto di riferimento.

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