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“In Toscana prelievi del sangue per scovare i positivi. Poi faremo i tamponi solo a loro”

Il Corriere della Sera intervista il governatore della Regione, Enrico Rossi: “Stiamo facendo 2mila tamponi al giorno ma saliremo a breve a 5mila. Arriveremo a 845 posti in terapia intensiva”

“In Toscana prelievi del sangue per scovare i positivi. Poi faremo i tamponi solo a loro”

Sul Corriere della Sera un’intervista al governatore della Toscana, Enrico Rossi. Uno dei presidenti di Regione a favore dello screening con i tamponi per combattere l’epidemia di Covid-19. La Toscana è stata tra le prime regioni ad effettuare i test anche agli asintomatici.

“Ne stiamo facendo duemila al giorno e pensiamo di salire a breve a quota cinquemila. Ma non ci facciamo illusioni: non li possiamo fare a tutti”.

Per il servizio sanitario sarebbe impossibile sostenere uno screening a tappeto, spiega.

“Non riesco proprio a capire come si possa analizzare un numero altissimo di tamponi al giorno quando per ognuno servono dalle 4 alle 7 ore di analisi, si provocherebbero gravi rallentamenti ai laboratori. E dunque, dopo aver ascoltato gli esperti, in Toscana abbiamo elaborato una nuova strategia di screening pur continuando a fare più tamponi possibili”.

La Toscana ha in programma anche un altro screening di massa con test sierologici.

“Cioè con esami del sangue più veloci e semplici da effettuare. Abbiamo ordinato 500 mila kit, i primi arriveranno dalla Cina che li ha già sperimentati con successo. Il test sierologico individua quella parte della popolazione che ha avuto un contatto con il virus entro una settimana e ha sviluppato gli anticorpi. Alcuni sono asintomatici, altri hanno manifestato sintomi lievi. Però possono infettare e dunque è importante individuarli. Inizieremo con il personale sanitario, poi passeremo anche al resto della popolazione”.

I tamponi saranno utilizzati sulle persone risultate positive al test sierologico, spiega. Così saranno messe in isolamento e non potranno infettare altri. Si inizierà entro questo fine settimana, appena arriveranno i kit dalla Cina, poi arriveranno anche kit italiani, commissionati ad un centro ricerche del senese.

Il governatore parla anche delle terapie intensive disponibili in Toscana. Anche in questo caso, nessun problema.

“Negli ultimi 15anni i posti letto nelle nostre terapie intensive son aumentati di un terzo. Da 340 a 447. Ora, con un investimento di 20 milioni, arriveremo a 845 posti che mettiamo a disposizione dell’intero Servizio sanitario nazionale e non solo per la nostra Regione. Rispettando così un principio etico e giuridico. Fortunatamente il coronavirus non aggredisce tutti allo stesso momento”.

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