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Il Giornale: in tempi di virus, Zhang e Agnelli condividono cene e gaffes

Il presidente dell’Inter giustifica le parole contro Dal Pino tirando in ballo la salute pubblica dopo che dalla Cina ci hanno nascosto l’epidemia. Agnelli usa parole da rampollo, non da presidente della Juve 

Il Giornale: in tempi di virus, Zhang e Agnelli condividono cene e gaffes

Su Il Giornale, Riccardo Signori commenta le parole di Zhang e Agnelli, ieri, da Londra.

Zhang, scrive, ha usato contro Dal Pino parole che in Cina non sarebbero mai consentite a uno straniero. E ieri ha rincarato la dose. In nome della salute pubblica, quella per la quale in Italia stiamo lottando, scrive,

“dopo aver scoperto che in Cina ci hanno nascosto qualcosa all’inizio”.

Non avvertirà imbarazzo?

“Certo, pensano i tifosi dell’Inter: Zhang è un paladino, ha difeso la salute pubblica e quella dell’Inter, è andato contro la Signora e la sua potenza politica. O, magari, ha voluto solo darci una buona ragione per far dimenticare qualche errore di comunicazione del suo Paese”.

Zhang si è caricato sulle spalle il malessere dell’Inter ma da bravo diplomatico è andato a cena a casa di Agnelli, considerato dal popolo nerazzurro un insopportabile nemico.

“Questa è arte, questo è l’affaire. In cambio, Agnelli gli ha regalato l’appoggio”.

Ma il virus accomuna entrambi i presidenti nelle gaffes. Come quella che ieri ha fatto Agnelli parlando dell’Atalanta.

“Questo snobismo pallonaro è degno di un rampollo, non di un avveduto presidente della Juve: le parole pesano e talvolta andrebbero pesate. Sennò come definirle?”.

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