Dati in controtendenza nella nostra regione. L’8,9% dei positivi ha tra i 20 e i 29 anni, mentre la percentuale tra i settantenni è del 7,9%. Positivi anche bambini sotto i 9 anni (1%) e ragazzi tra i 10 e i 19 (1,6%)
I dati dei positivi al Covid-19 in Campania sono in controtendenza con il resto di Italia. Non in quanto a numeri, ma in quanto ad età dei positivi. Nella nostra regione, scrive il Corriere del Mezzogiorno, sono più colpiti i ventenni dei settantenni, probabilmente a causa
“delle migliaia di giovani rientrati, negli ultimi fine settimana, dalla Lombardia e dalle altre zone rosse del Nord”.
È l’ipotesi dell’infettivologo del Cotugno, Alessandro Perrella, che fa anche parte dell’unità di crisi regionale.
“E’ molto probabile che sia così, poiché si tratta di una fascia di età poco disciplinata e attenta ad osservare prescrizioni rigide, ma fondamentali, come il distanziamento sociale, unica arma che possiamo mettere oggi in campo per sconfiggere il Covid-19. E purtroppo, come abbiamo ripetuto più volte, sono i giovani ad essere maggiormente esposti al rischio contagio. Non soltanto per se stessi, ma più pericolosamente per i familiari anziani e con un quadro clinico più compromesso”.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità al 16 marzo, sono dieci i casi di positività tra bambini e ragazzi fino ai 19 anni. L’1% tra i bambini sotto i 9 anni e l’1,6% nella fascia tra i 10 e i 19 anni. Nella fascia di età tra i 20 e i 29 anni la percentuale sale all’8,9%, mentre tra i 30 e i 39 anni al 9,4%.