L’editorialista del Guardian ripercorre il lungo weekend di polemiche, dalle ragioni “sportive” dell’Inter alla posizione della Lega e della Juve

L’inedito weekend della Serie A, con il calendario thriller e le polemiche annesse, ha preso quasi la scena alla competizione sportiva. E che competizione, scrive Nicky Bandini sul Guardian. Per l’editorialista inglese quello italiano resta il campionato più avvincente, ma la parte complicata ora è proprio farlo continuare.
Bandini riassume nel dettaglio le varie posizioni della contesa politica, come il ruolo della Lega: “fare l’interesse della Serie A, che non poteva far giocare una partita prestigiosa come Juventus-Inter – destinata a essere trasmessa in oltre 200 Paesi – in uno stadio vuoto. Quell’immagine avrebbe creato un triste contrasto in una notte in cui il Clásico spagnolo era in competizione per lo stesso pubblico internazionale”.
O come “gli interessi dell’Inter, danneggiati”: “Se dovessero raggiungere le finali di Europa League e Coppa Italia, secondo l’attuale calendario non avranno una data libera fino al 20 maggio: quattro giorni prima della fine del campionato. Questo, inoltre, poteva essere un fine settimana ideale per affrontare la Juventus, in calo dopo la sconfitta in Champions League contro il Lione. Giocare più tardi darà ai Campioni d’Italia più tempo per recuperare giocatori del calibro di Giorgio Chiellini e Sami Khedira”.
“Quindi perché non accettare il ritardo di un giorno come proposto dalla Juve? – si chiede Bandini – Marotta si è giustificato dicendo che non ci sarebbe stata differenza dal punto di vista della salute pubblica, ma era anche evidente dal punto di vista calcistico che l’Inter avrebbe beneficiato nel giocare a porte chiuse. La Juventus ha perso cinque partite in questa stagione, ma il suo record casalingo dice 16 vittorie e un pareggio”.