Sulla Gazzetta scrive che contro il Lione la Juve non ha giocato da squadra, cosa che in Europa è fondamentale. Meglio nel secondo tempo. E’ da lì che si deve ripartire
Sulla Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi analizza la sconfitta della Juventus in Champions, contro il Lione. Nel primo tempo i bianconeri hanno peccato di “presunzione e superficialità”, poi sono subentrate “paura e confusione”.
Il Lione, che si aspettava un avversario ben più temibile, ha preso coraggio e ha messo in difficoltà la squadra di Sarri, segnando un gol in scioltezza.
“La Juventus non stava giocando da squadra e tantomeno con lo spirito di gruppo, che in Europa è ancora più fondamentale”.
Possesso palla fine a se stesso, passaggi lenti, smarcamenti nulli, mancavano sincronizzazione, agonismo, intensità e sincronismi. E non c’era neppure coordinazione tra centrocampisti e attaccanti.
“Purtroppo gli juventini sono stati un gruppo poco organico e ordinato”.
Nel secondo tempo la situazione è migliorata, anche grazie all’ingresso in campo di Ramsey e Higuain, allo spostamento di Dybala sulla destra e al calo degli avversari.
“Le sconfitte a volte aiutano nel ritrovare motivazioni e modestia, speriamo sia così. Per vincere in Europa sarà importante ritrovare un gruppo supermotivato e grintoso com’era nel recente passato, aggiungendoci la qualità di gioco e l’armonia. Sarri ha dimostrato negli anni di essere un grande allenatore e stratega, abbia fiducia nelle sue idee e non guardi in faccia a nessuno. Solo così la Juventus potrà coronare il sogno della Champions. In bocca al lupo!”.