Messaggero: da Torino arrivano spifferi del malcontento dello spogliatoio verso Sarri

I più dubbiosi sono Ronaldo, Douglas Costa e Pjanic. Per tornare a vincere come sempre l'allenatore deve cambiare qualcosa, prima che la Juventus cambi lui

malcontento dello spogliatoio verso sarri

Ph Carlo Hermann/KontroLab

La Juventus porta a casa un’altra sconfitta. E mostra di aver perso le sue antiche certezze senza essere riuscita ad assimilare le novità introdotte da Sarri. Il Messaggero parla di spifferi provenienti dalla Continassa secondo cui la squadra avrebbe delle perplessità sull’allenatore.

Il quotidiano scrive:

“Addirittura, si ha l’impressione – un’impressione confermata dagli spifferi in arrivo da Torino sul malcontento dello spogliatoio nei confronti dell’allenatore – che qualche giocatore fatichi ad adattarsi alla diversa filosofia di gioco. Per mantenere alta la linea difensiva e pressare gli avversari sin dall’avvio dell’azione occorre una grande disponibilità da parte di tutti. Basta che uno solo dei protagonisti non si muova in sintonia con i compagni perché l’idea ti si rivolti contro”.

I più dubbiosi, anzi, “rammaricati”, come li definisce Il Messaggero, sono, oltre a Ronaldo (“che fatica a digerire anche una sconfitta alla Playstation), Douglas Costa e Pjanic.

“Non si discute Sarri allenatore, che si è preso la Juve nel giro di un paio di mesi grazie soprattutto a risultati. Quanto le sue strategie comunicative – anche a livello empatico con la squadra – e la sua compatibilità ambientale con uno spogliatoio di big e una società forte come quella bianconera”.

Siamo a febbraio, e la Juve ha mostrato di non sapersi più chiudere a testuggine. Di non riuscire a portare a casa risultati già acquisiti e di consentire agli avversari di rientrare in partita. Soprattutto, ancora non si è capito quale sia la Juve di Sarri.

“Quella con il trequartista e le due punte? Quella con il 4-3-3? Quella con il tridente Dybala-Ronaldo-Higuain? Le ripetute rotazioni in avanti, fra l’altro una novità per Sarri, che a Napoli schierava sempre gli stessi undici, rendono più difficile l’assimilazione del nuovo sistema di gioco e penalizzano il rendimento dei singoli impiegati senza continuità”.

Ognuno degli attacchi utilizzati finora ha mostrato pregi e difetti. Ultimamente Dybala è stato messo da parte. Sarri cerca di rimediare al fatto che la posizione di partenza (anomala) di Ronaldo lasci vuota l’area di rigore ricorrendo a Higuain, che però si mostra “volenteroso ma mai all’altezza della sua fama”.

Nonostante ciò, la Juve resta prima, grazie ad una rosa profonda e all’eccezionale rendimento di Ronaldo. E resta anche in corsa in Champions e in Coppa Italia.

“Per vincere come al solito però ora Sarri deve cambiare qualcosa. Prima che la Juventus cambi lui”.

 

 

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