L’esonero di Valverde, gli infortuni di Suarez e Dembelé e adesso la polemica tra Abidal e Messi, stanno mettendo a dura prova il Barca che tra 20 giorni incontrerà il Napoli in Champions
È indubbio che il popolo napoletano e tutta la squadra di Gattuso stiano seguendo con un certo interesse la situazione del Barcellona.
Sono bastati 40 giorni ai blaugrana per capovolgere la situazione idilliaca che aveva allo scoccare del nuovo anno: solo soletto in vetta alla classifica, con tutti gli obiettivi stagionali ancora alla portata e tutti i big a disposizione, il Barça pareva un avversario proibitivo per tutte le rivali, ad iniziare dal Napoli.
Se fino a qualche giorno fa a preoccupare erano solo gli infortuni di Luis Suarez e Dembelé, ci ha pensato Abidal a creare caos. Una vera e propria crisi infatti si è scatenata dalle dichiarazioni del ds blaugrana e dalla risposta di Messi.
Mentre lo spogliatoio con i secondi capitani Piqué, Busquets e Sergi Roberto hanno fatto sapere a Leo che ha il loro pieno appoggio, non si capisce bene quale sia la posizione della società.
Ieri il presidente Bartomeu è rientrato di fretta da Bruxelles per incontrare personalmente Abidal nel tentativo di mettere pace e calma. Ha parlato a più riprese al telefono anche con Messi, strappando così ai due un armistizio, con Abidal, che ieri aveva rischiato il posto, confermato per il momento.
Tensione calata, ma i problemi rimangono, ad iniziare dalla netta spaccatura tra direzione sportiva e squadra. Quello che preoccupa di più i tifosi e sicuramente anche il presidente è che Leo possa decidere di applicare la clausola prevista nel suo contatto e svelata da El Pais, e lasciare il Barca al termine della stagione: in Catalogna ci sia rimasto male per il mancato ritorno in estate di Neymar e per la gestione dell’ultimo mercato invernale, che avrebbe dovuto portare a Barcellona un sostituto dell’infortunato Suarez