La Stampa: quello di Sarri è un appello o un grido di allarme?
La sconfitta di Verona fa esplodere tutte le contraddizioni della Juve. Ieri, alla Continassa, è stata fatta una prima analisi interna con Paratici e Nedved ma serve un cambio di marcia

Ph Carlo Hermann/KontroLab
“La dura sconfitta di Verona non riapre solo il campionato, aggancio dell’Inter e Lazio a -1, ma fa esplodere tutte le contraddizioni di una Juve che ha smarrito le sue antiche certezze e allo stesso tempo è lontana anni luce dall’idea del sarrismo”.
Lo scrive Giancarlo Oddenino su La Stampa.
Quella di sabato è stata la quarta sconfitta in due mesi e fa scattare l’allarme alla Continassa. I problemi sono tanti.
“Vecchi, dalla fase difensiva deficitaria alla mancanza di motivazioni, ma anche nuovi”.
Non solo la testa e le gambe non girano come vorrebbe Sarri, scrive Oddenino, ma c’è anche un’involuzione a livello di gioco e di identità.
“Una prima analisi interna è stata fatta ieri mattina, c’erano anche il ds Paratici e il vice presidente Nedved alla ripresa degli allenamenti, ma adesso serve un cambio di marcia. Più che inseguire la rivoluzione del bel gioco, visto solo a sprazzi, la Juve va a caccia di continuità”.
Non c’è ancora una formazione-tipo da mettere in campo, nonostante siamo a metà febbraio e il problema è evidente anche a Sarri quando dice che
«La rosa non è costruita per un modulo unico e non abbiamo coppie nello stesso ruolo. In base alla disponibilità dei singoli bisogna adottare le soluzioni».
Il camaleontismo della squadra si sta trasformando nell’aggrapparsi a Ronaldo, che vive un momento magico ma dietro al quale c’è il vuoto.
“Dybala e Higuain sembrano spariti in questo 2020, quattro gol segnati in due di cui tre in Coppa Italia contro l’Udinese e qualche nervosismo di troppo, mentre ora si deve fermare nuovamente Douglas Costa
per un infortunio muscolare”.
Ronaldo non può tenere questo ritmo fino a fine maggio e allora tocca a Sarri trovare delle soluzioni.
Un aiuto potrà riceverlo da Chiellini, scrive Oddenino.
“Un aiuto può riceverlo da Chiellini: non solo a livello difensivo, ma anche per guidare la Juve fuori da queste acque agitate insieme ai consigli e agli esempi di Buffon, Bonucci e Ronaldo. «Speriamo che qualcuno mi aiuti», dice il tecnico juventino. Un appello o un grido di allarme?”.