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La magia di Cruz che nel 1997 fece pareggiare il Napoli a San Siro contro l’Inter

Sul CorSport: il brasiliano piazzò la palla all’incrocio dei pali e nulla poté Pagliuca in tuffo. I nerazzurri erano andati  in vantaggio con Zamorano

La magia di Cruz che nel 1997 fece pareggiare il Napoli a San Siro contro l’Inter

Sul Corriere dello Sport il ricordo di un’altra semifinale di Coppa Italia tra Inter e Napoli, quella del 29 gennaio 1997, al Meazza. Finì 1-1, ma resta ancora impressa nella memoria la punizione gioiello di Cruz.

Per l’Inter di Roy Hodgson c’erano Djorkaeff sulla trequarti, le due punte Zamorano e Branca, Sforza regista e Winter responsabile delle incursioni. Dietro, Paul Ince davanti alla difesa composta da Bergomi, Angloma, Galante e Fresi.

Il Napoli rispondeva con Pino Taglialatela e una difesa composta da Colonnese e Ayala centrali e Crasson e Milanese laterali. A centrocampo Turrini, Fabio Pecchia e Beto. Unica punta Nicola Caccia. Poi Boghossian e Cruz.

Sugli spalti, in una fredda serata milanese, poco più di 15mila spettatori, ma in campo, scrive il quotidiano sportivo, l’atmosfera si fa subito incandescente”.

Passano infatti solo sei minuti e l’Inter va in vantaggio con Zamorano.

“un’invenzione di Djorkaeff che smista sull’out un pallone a Winter, il quale scodella prontamente al centro dell’area di rigore dove Branca si esibisce in un acrobatico velo che favorisce Zamorano. Il cileno, da posizione defilata, insacca di prepotenza alle spalle di Taglialatela”.

Il Napoli non si scompone, anzi. Dopo 5 minuti trova il pareggio grazie alla meravigliosa punizione di Cruz. Da venti metri.

“Ma gli azzurri non si scompongono, dimostrando una grandissima personalità e, dopo appena cinque minuti, trovano la rete del pareggio grazie a una meravigliosa punizione dai venti metri di André Cruz, concessa dall’arbitro Treossi per fallo di Galante su Turrini. Grande conclusione del brasiliano e palla che si infila all’incrocio dei pali, superando Pagliuca vanamente proteso in tuffo”.

Gli azzurri, poi, vanno vicini al gol del vantaggio. La conclusione di Caccia viene respinta con il braccio da Angloma, ma l’arbitro, di fronte all’incredulità dei tifosi accorsi a Milano, non concede rigore e fa proseguire.

Boghossian si fa male ed è costretto ad uscire sostituito da Altomare. Sul finire del primo tempo Beto va di nuovo vicino al gol ma la palla finisce sopra la traversa.

Nella ripresa l’Inter accelera e Taglialatela diventa protagonista

“Prima devia con il piede una conclusione velenosa di Zamorano, poi dice di no a ogni iniziativa degli uomini di Hodgson, chiudendo a doppia mandata la propria porta”.

Da quel momento si susseguono diverse sostituzioni, ma il punteggio non cambia.

“Un pareggio per 1-1 che, per il Napoli, rappresentava un punteggio prezioso in vista del ritorno al San Paolo del 26 febbraio quando, dopo i rigori, saranno proprio gli azzurri a guadagnare l’agognata finale di Coppa Italia”.

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