Come già accaduto per Ronaldo la serie A potrebbe essere a destinazione giusta per la pulce, se questa crisi lo portasse a decidere di lasciare il Barcellona
“Messi è il Barcellona”, scrive Carlo Laudisa sulla Gazzetta dello Sport, ma adesso questa crisi potrebbe mettere in discussione il loro futuro insieme, come accaduto per Ronaldo con il Real Madrid
si era stancato di essere uno dei tanti Galacticos di Florentino Perez, ben sapendo che alla Juve lo attendeva una nuova sfida da numero uno: da profeta del cambiamento.
Un sentimento che non era mai appartenuto alla pulce fino ad oggi, per merito suo, ma anche per demerito della dirigenza blaugrana. Adesso si apre una prospettiva nuova e mai presa in considerazione da Messi e si aprono i giochi per individuare chi può assecondare le ambizioni di un numero uno?
Laudisa prova a considerare la serie A per il futuro di Messi come già accaduto per Ronaldo.
Il bello è che nel caso di Messi i costi sarebbero addirittura inferiori. Sì, proprio così. Come? Innanzitutto lui andrebbe via a costo zero, ma soprattutto il suo ingaggio peserebbe molto meno grazie allo sconto fiscale del Decreto Crescita. Tanto per capirsi: lui ora guadagna intorno ai 50 milioni netti che al lordo sarebbero 100. Ma con l’incentivo entrato in vigore a gennaio ne basterebbero 75. Con questi presupposti anche all’Inter del colosso Suning può nascere qualche pensiero sull’argomento. Sotto voce, per non disturbare i lavori in corso a Barcellona. Ma senza escludere nulla, con attenzione per i dolori del maturo Messi.