Ad ottobre il presidente provò a convincerlo in tutti i modi, ma Gattuso non gli diede mai una risposta, anche se sparò alto sull’ingaggio. Così Ferrero gettò la spugna
Domani sera Gattuso e il suo Napoli incontreranno la Sampdoria a Marassi. Un incrocio da “sliding doors”, scrive Il Secolo. Perché, nel dopo Di Francesco, fu proprio a Ringhio che Ferrero propose la panchina blucerchiata.
“Il presidente Ferrero gli fece una corte serrata in quei giorni del dopo Di Francesco. Perché, pensandola diversamente rispetto alla sua dirigenza, lo considerava il più adatto per fare uscire la squadra blucerchiata dall’incubo, era ultima in classifica con 3 punti in sette partite”.
E così Ferrero ci provò fino alla fine.
“Incluso un viaggio fino a Gallarate a casa di Rino per convincerlo a accettare la Samp. Era martedì 8 ottobre.Il tecnico nell’immediato un’apertura gliela diede anche, prendendosi però qualche ora per riflettere. Oltre a avere “sparato” alto con l’ingaggio: 5 milioni lordi fino a giugno per lui e il suo staff. Nutritissimo, composto da 11 collaboratori”.
Ferrero, tuttavia, intuendo le perplessità di Gattuso – che, scrive il quotidiano, “in effetti una risposta non l’ha mai data”, lasciò stare. Il suo discorso fu netto:
«Non voglio un allenatore che si deve convincere. Voglio una persona che abbia voglia ed entusiasmo di allenare la Sampdoria».
Del resto Gattuso era anche accostato a Fiorentina (per sostituire Montella) e Milan (al posto di Giampaolo). Il Napoli sarebbe arrivato di lì a poco.
Tra Ranieri e Gattuso, invece, nessun precedente, anche se i due tecnici sono legati da un rapporto di stima.