ilNapolista

Arbitro donna (16enne) convalida un gol alla squadra di casa, l’allenatore avversario la aggredisce

E’ accaduto nel campionato regionale Under 15 femminile. La partita era Real Meda-Rivanazzanese. Nicchi: “E’ ora di intervenire in modo duro”

Arbitro donna (16enne) convalida un gol alla squadra di casa, l’allenatore avversario la aggredisce

Ancora un’aggressione su un campo di calcio. Stavolta è toccato ad un arbitro donna, di 16 anni, sabato, durante una partita del Campionato regionale Under 15 femminile. La partita era Real Meda-Rivanazzanese.

Poco prima della fine del match, l’arbitro convalida un gol alla squadra di casa. Da lì si scatena il putiferio. La ragazza viene prima aggredita verbalmente, poi strattonata dall’allenatore della squadra ospite. Lei, spaventata, cerca di ripararsi ma un altro uomo, forse un genitore, dalla ricostruzione della Gazzetta dello Sport, le si avvicina minaccioso. A quel punto il padre della ragazza chiama i carabinieri e racconta loro tutto l’accaduto.

La giovane non ha riportato alcuna ferita, solo tanto spavento.

Sull’episodio è intervenuto l’allenatore della Rivanazzanese, Paolo Bottazzi, che, specifica la rosea, non ha neanche chiesto scusa:

«Non era mia intenzione farle del male, volevo solo chiederle spiegazioni, ho sbagliato a metterle una mano sul braccio»

Su quanto è accaduto adesso deciderà la giustizia sportiva. Intanto, però, anche il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha condannato l’accaduto.

«Apprendo con tristezza e sconforto del fatto accaduto nella partita a Meda, dove dei tesserati hanno messo le mani addosso ad un’arbitra sedicenne. È ora di intervenire in modo duro perché altrimenti il calcio non avrà futuro».

Anche Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha usato parole dure.

«È inammissibile che accadano episodi del genere, non solo perché la violenza è ingiustificabile a prescindere, ma nel caso specifico perché commessa nei confronti di una ragazza di appena 16 anni, alla quale voglio esprimere la mia più sincera vicinanza e di tutta la Lnd. Educatori e genitori devono dare l’esempio ai giovani. Agendo in questo modo viene invece calpestato ogni principio di lealtà sportiva e anche di convivenza civile».

ilnapolista © riproduzione riservata