La mancanza di appeal dovuta alla scarsa competizione riguarda anche Formula Uno e MotoGp. Sky e le altre pay tv pensano alla condivisione dei costi
La mancanza di competitività delle competizioni sportive penalizza l’interesse del pubblico verso il calcio, la Formula Uno e la MotoGp. Lo scrive Italia Oggi. Ecco perché gli ascolti tv, da dieci anni a questa parte, sono crollati. Come gli abbonamenti alle pay tv.
Basta guardarsi un po’ intorno.
La Juventus vince il campionato da otto anni (e rischia di vincerlo anche quest’anno). In Francia vince sempre il Psg dal 2012-13 (tranne una volta, nel 2016-17, quando vinse il Monaco). E rischia di vincere anche quest’anno. Idem accade in Germania con il Bayern (che però, quest’anno, è secondo, a quattro punti di distanza dal Lipsia).
Stessi risultati scontati in Formula Uno, dove dal 2014 vince sempre la Mercedes. Lewis Hamilton si è aggiudicato cinque titoli su sei (nel 2016 la spuntò l’allora compagno di team Nico Rosberg). E anche in MotoGp, dove dal 2013 domina Marc Marquez con la Honda (solo nel 2015 ci fu la parentesi Lorenzo).
Scrive il quotidiano finanziario:
“E allora, per esempio, una media company alla Sky Italia come può giustificare presso i suoi azionisti di Comcast il fatto che la Lega Serie A vorrebbe, per il triennio 2021-2024, più dei 973 milioni di euro all’anno (780 milioni da Sky, 193 milioni da Dazn) pagati per i diritti tv del triennio 2018-2021? Tra l’altro, per un prodotto tv scadente quanto a competitività del torneo. E con gli spalti spesso mezzi vuoti (a eccezione di San Siro). E, ancora, come può Sky avere ancora voglia di pagare 80 milioni di euro all’anno per i diritti tv di un campionato di Formula Uno che anche nel 2020, lo si sa già, verrà dominato dalla Mercedes, in attesa del cambio di regolamenti al via nel 2021? Stesso discorso per la MotoGp, che a Sky costa circa 17 milioni di euro all’anno, ma che ormai ha perso di interesse, per il dominio di Marquez e il tramonto inesorabile di Valentino Rossi”.
E allora Sky, ma anche altre pay tv europee, iniziano a pensare alla possibilità di condividere le spese con qualcuno.
“Per questo, ad esempio, i diritti streaming del campionato MotoGp 2020 e 2021, e delle gare di Moto 2 e Moto 3, andranno pure a Dazn, che li acquista da Sky in sub-licenza non esclusiva”.
Allo stesso costo di 9,99 euro al mese, su Dazn sarà possibile vedere le moto, tre partite di calcio di Serie A per ogni turno, tutta la Serie B, la Liga spagnola, la Ligue 1 francese, la Fa Cup inglese, la Copa Libertadores, Nfl e Mlb, il rally, la boxe, il rugby e i due canali Eurosport 1 Hd ed Eurosport 2 Hd.
“E non è detto che, seguendo questa impostazione, a Sky non torni pure la voglia di condividere con la Rai i diritti della Formula Uno, proseguendo nel piano di contenimento dei costi e di razionalizzazione”.
Se non si migliorerà la competitività e il ricambio ai vertici dei singoli sport, conclude Italia Oggi,
“sarà molto dura spuntare aumenti di ricavi alle prossime aste per i diritti tv”.