Angelo Carotenuto spiega che gli errori del Napoli sono conseguenze della mancanza di serenità. Sono gesti simbolicamente autodistruttivi. Il rischio è continuare a camminare senza che più nulla abbia un senso
Con quella di ieri contro la Lazio, le sconfitte di Gattuso passato a tre in quattro partite, scrive Angelo Carotenuto sul Corriere dello Sport. Che si sofferma sugli errori del Napoli.
Scrive:
“Non ha molto senso raccontarsi che gli errori individuali, quando si ripetono, sono una specie di maledizione che ti manda il Dio del calcio e non invece le conseguenze di un clima, di una mancanza di serenità. Il Napoli non ha più esattezza”.
Non si tratta di coincidenze e casi sporadici. Ma di un processo di autodistruzione che ha un preciso inizio. Che si può far risalire alle dichiarazioni di De Laurentiis su Mertens e Callejon. Se il presidente avesse ascoltato il precedente allenatore, Ancelotti, sul destino dei due, tutto questo non sarebbe successo.
“Sono tutti simbolicamente gesti autodistruttivi. Il Napoli ha iniziato a farsi del male da solo quando Callejón e Mertens sono stati invitati da De Laurentiis ad andare “a fare le marchette in Cina”. Ora Callejón è vapore, di nuovo ieri, mentre Mertens è in Belgio non si sa bene a far che. Se De Laurentiis avesse seguito in estate le indicazioni di Ancelotti su loro due come Marotta quelle di Conte all’Inter su Icardi e Nainggolan, il Napoli non sarebbe dov’è”.