La pagina più brutta del calcio napoletano forse si è chiusa definitivamente ieri sera. La Juventus torna a casa con la consapevolezza di non essere mai stata così in difficoltà
Corriere: il
“Il comandante non ha ragionato, chissà se le emozioni non gli abbiano annebbiato le idee”.
Esordisce così il Corriere Torino parlando della sconfitta della Juventus al San Paolo, ieri, contro il Napoli.
“Maurizio Sarri non dimenticherà la prima volta al San Paolo da ex, non metabolizzerà in fretta la sconfitta più amara, arrivata grazie alla determinazione di un allievo, Rino Gattuso, che a furia di fare il «copia e incolla» gli ha inflitto una lezione tattica. Sarri arrivato a Napoli con il tridente (e che tridente) si è ritrovato senza nessun arma offensiva contro una squadra che non vinceva da tre mesi in campionato e ha interpretato la partita perfetta”.
Il comandante è stato tradito dai suoi pupilli Zielinski e Insigne, e anche dal pubblico, che dopo i fischi assordanti all’inizio gli ha riservato “la più tiepida indifferenza”.
“Tutto qua, la pagina più bella del calcio napoletano forse si è chiusa definitivamente ieri sera. Il Napoli ha dato un calcio anche ai fantasmi del passato e può riprendere il cammino”.
La Juventus, invece, torna a casa con la consapevolezza di non essere mai stata così in difficoltà.
“I risultati del pomeriggio possono aver condizionato la capolista. Sarri è tornato sotto il Vesuvio, ma senza il sarrismo. Il palleggio della Juve non è stato all’altezza. Il Napoli chiude con più passaggi per costruire la manovra, anche questo la dice lunga sulla lezione tattica subita dall’allievo Gattuso”
