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The Athletic: Ancelotti non è uomo da rivoluzioni, non va bene per Arsenal ed Everton

“È l’allenatore giusto per gestire grandi team e grandi campioni, non per le ricostruzioni. Per questo motivo il Liverpool gli preferì Klopp”

The Athletic: Ancelotti non è uomo da rivoluzioni, non va bene per Arsenal ed Everton

Oliver Kay su The Athletic scrive che sebbene subito dopo l’esonero Ancelotti sia balzato in cima alle liste dei bookmaker come nuovo allenatore dell’Arsenal, trapelano notizie che il suo nome non sia in cima alle preferenze perché il suo non sarebbe il profilo giusto

Nel corso di una lunga e illustre carriera, una certa impressione di Ancelotti ha preso piede. I suoi grandi trionfi, con il Milan, il Real e, in misura minore, il Chelsea, sono arrivati ​​quando ha preso il controllo di un gruppo di giocatori di grande esperienza e, attraverso quella che definisce “leadership tranquilla”, li ha messi sulla strada di un ulteriore successo. Il suo è un approccio calmo, quasi sereno e, sebbene ciò si sia rivelato perfetto per le sfide che ha affrontato in molti dei suoi club precedenti, non è probabilmente quello di cui Arsenal o Everton hanno bisogno in questo momento.

La stessa cosa, secondo Kay è già accaduta nel 2015 quando il posto vacante in Premier era sulla panchina del Liverpool e i Reds preferirono Klopp anche se aveva un curriculum inferiore a quello dell’italiano.

Ancelotti dunque sarebbe l’allenatore giusto per gestire grandi team e grandi campioni, ma non funziona con squadre i cui calciatori sono alla ricerca di una guida forte, vedi l’esempio del Bayern e del Napoli. 

Ciò non sminuisce minimamente il suo spessore, ma solleva dubbi sulla sua idoneità per il tipo di sfida che attende all’Arsenal o all’Everton dove le basi, in termini di squadra di gioco, sono così fragili e l’individuo e la mentalità collettiva sembra così debole. Entrambi i club hanno bisogno di una rivoluzione – e Ancelotti non è mai apparso di tipo rivoluzionario. 

Si tratta di stabilire se un allenatore del suo “profilo”, per usare la parola che trapela dall’Arsenal, sarebbe la soluzione giusta per club la cui necessità in questo momento è di idee nuove, una visione nuova ed energia fresca prima che possano ricominciare a competere per importanti trofei.

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