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Sconcerti: il tridente è un’interpretazione, ma spetta a Sarri capire quando usarlo

Le tre punte non sono state impiegate finora in modo strutturale, eppure la Juve ha vinto molto, quindi altre soluzioni esistono

Sconcerti: il tridente è un’interpretazione, ma spetta a Sarri capire quando usarlo

Sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza le partite di Inter e Juventus.

L’Inter, a Firenze, si fa rimontare dai bianconeri, non andando oltre il pareggio.

“L’Inter sarà da scudetto se non darà importanza a questo pareggio. Vincere sempre, soprattutto in trasferta, vuol dire che le occasioni hanno sempre un unico senso. Non è più merito, è sorte”.

La squadra di Conte per adesso è “freddezza e cattiveria” ma ha bisogno di maggiore qualità.

La Juventus ha invece vinto con facilità contro l’Udinese.

Sarri ha schierato il tridente Ronaldo, Higuain e Dybala.

“È conveniente ricordare che nel calcio si può fare tutto a patto che i giocatori lo accettino. Se le tre punte corrono, tornano, difendono, va benissimo. Se parti con una punta come Ronaldo che considera il suo dovere risolto solo segnando ogni volta un gol, ti tieni i suoi gol ma lasci metri di campo agli avversari”.

Una soluzione che va benissimo contro l’Udinese in casa, ma che potrebbe non rivelarsi idonea per una partita più difficile.

“In fondo anche nel Liverpool Firmino non fa la punta vera. Le tre punte sono sempre un’interpretazione. Che non sia una panacea, un nuovo mondo, lo dimostra che mai nella stagione le tre punte sono state impiegate strutturalmente. E la Juve ha comunque vinto molto, perso una sola volta. Quindi altre soluzioni esistono. La diversità dei tecnici sta proprio nel capire quando è il tempo di usarle”.

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