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Napoli-Genoa 0-0, pagelle / Ancora una volta i giudizi agonistici sono un esercizio inutile

Di Lorenzo tra i meno scossi. Insopportabile Insigne che va a lamentarsi da Ancelotti. Mertens l’unico che si ricorda esista un pubblico

Napoli-Genoa 0-0, pagelle / Ancora una volta i giudizi agonistici sono un esercizio inutile

OSPINA. Ilaria cara, ancora una volta i giudizi agonistici sono un esercizio pleonastico, superati da eventi di altra natura maligna. Dopo Atalanta (il nefasto Giacomelli), Roma (il ritiro dell’amalgama di DeLa) e Salisburgo (l’ammutinamento), stasera è l’ora del lettino per la psiche, se non altro per onorare gli 80 anni dalla morte di Freud. Dimenticavo: Ospina non fa una parata degna di nota – senza voto

Quand’è che torneremo a parlare di calcio, Fabrizio? Lo faremo mai più, secondo te? Non mi chiedere di dare voti, stavolta, mi viene la nausea- sv 

DI LORENZO. Dopo il martedì da ribelli e tutto quello che ne è seguito, Di Lorenzo appare tra i meno scossi, ligio al dovere e alla fascia destra. Tranne in un caso, quando il lesto Aguledo gli fa girare la testa e va via impunito. Indi c’è l’episodio del presunto penalty ai suoi danni, ma il solo pensarci fa venire la nausea in queste ore tristi – 6

Meno scosso fino a un certo punto. Più rassegnato, direi. Come nell’episodio del rigore. Da terra, quando si accorge che l’arbitro non ha intenzione di sanzionare, guarda la panchina. Lo sguardo diceva tutto. Era uno sguardo triste e sconfitto  

MAKSIMOVIC. Il Corazziere Serbo appare invece insicuro se non tremebondo in un paio di situazioni, in cui si salva grazie al suo angelo custode. A un certo punto invoca anche il Re detronizzato in panca per chiedere più copertura dai colleghi centrocampisti – 5

Cosa che sicuramente è necessaria, Fabrizio. Parlo della copertura. Ma non si può vivere per sempre nella convinzione che la colpa sia di qualcun altro 

KOULIBALY. Anche lui tra i più lucidi e maturi e soprattutto evita l’abisso degli Inferi (esiste sempre un punto più basso degli altri, soprattutto nella tragedia) con quel muro salvifico su Pinamonti. Solo per questo merita un’ampia sufficienza – 6,5

Hai ragione, ci sarebbe stato un baso più basso senza quel salvataggio sulla linea 

HYSAJ. Vuoi vedere, Ilaria, che dopo tutto quello che è successo dobbiamo prendercela con l’Onesto Faticatore Albanese perdipiù piazzato su una sponda che non è la sua? Anche perché sul predetto Pinamonti, al 54’, si produce in un altro intervento decisivo, mandando in angolo – 6

Ma figuriamoci. Tra l’altro ha la valigia pronta per partire per Roma da quest’estate, e non glielo fanno fare. Mo vuoi vedere che la colpa deve essere la sua?  

LUPERTO dall’84’. Una presenza brevissima e superflua – senza voto

Sarebbe stato bello se l’intera partita fosse stata superflua anziché tragica  

CALLEJON. Ecco qui si apre il capitolo freudiano sulle difficoltà tra figlio e patrigno, cioè genitore acquisito. Il senatore ispanico pare sia orfano dei privilegi garantitigli dal sarrismo e per questo tra i capi della rivolta contro Ancelotti, che poi il presidente padre-padrone ha tentato di arginare in modo arrogante e maldestro con il ritiro. A Roma ha provocato un rigore allucinante, stasera è stato tra i più inconcludenti – 5

E’ forse quello che faccio più fatica a comprendere, Josè Maria. Ma dico, uno (il presidente) ti dileggia ricordandoti che in Cina vai a fare una vita di merda, va bene. Ma tu non trovi altro di meglio da fare che dipingerti i capelli, ammutinarti e non fare niente in campo? Non ti viene nemmeno un minimo di orgoglio e di voglia di fargli vedere chi sei?   

LLORENTE dal 60’. Stasera lo lasciano da solo, senza nemmeno provare a sedurlo con un cross decente – 5,5

E’ puro e immacolato. Non è considerato della banda. Ed è un peccato, perché finora è stato quasi il più determinante  

FABIAN RUIZ. Lui con il populismo estetico del predecessore di Re Carlo non c’entra nulla eppure è svogliato come non mai. Certo, siamo abituati alle sua pausa tra una fase e l’altra, ma stasera esagera – 5

In realtà anche stasera va a fasi alterne. Sul finire si infiamma. Saranno stati 7-8 minuti? 

ZIELINSKI. Potremmo annoverarlo tra i migliori, si fa per dire, tenuto presente il contesto mesto. Prima della sfortunata cabeza di Elmas, è l’unico che impegna Radu con un tiro da fuori – 6

Migliore, parlando di ieri sera, mi pare una parola che non possa essere contemplata  

INSIGNE. Quel gol annullato subito poteva essere il preludio a una vittoria rigenerante e pacificatrice. Invece il Capitano è il più fischiato di tutti nonostante un evidente impegno, in cui alterna poche cose buone e tanti sbagli – 5,5

Non gli basta tutto ciò che è successo, i capricci, le incomprensioni, i fischi con cui viene accolto e che lo coinvolgono ogni volta che prende palla. No. Deve andare a contestare ad Ancelotti che Lozano gli ruba lo spazio e la scena. Denotando ancora una volta la personalità di un ragazzino di 9 anni di fronte al furto di merendine a scuola. Inammissibile come la sufficienza con cui entra, resta ed esce dal campo e subisce i fischi. Per quel colloquio con Carlo il voto glielo devo mettere – 3

ELMAS dal 66’. Stasera solo un Macedone, col passare dei minuti, poteva evitare il pianto greco finale. E ci stava quasi riuscendo con quel magnifico colpo di testa, acchiappato non si sa come da Radu – 6

Ecco, forse, nella follia dell’utilizzo della parola “migliore”, lo è stato proprio lui che non gioca da qualche turno  

LOZANO. Da cultore giallista, ho imparato Ilaria che la verità è sempre una questione di prospettiva, non ce n’è mai una assoluta, figuriamoci quando dobbiamo dare dei giudizi. Ecco, per valutare il Messicano dobbiamo solo scegliere l’angolazione giusta. Possiamo vedere la sua vacua macchinosità ribadita in molte occasioni oppure prendere la lente d’ingrandimento e osservare un lento e graduale inserimento negli schemi della squadra. In ogni caso l’ouverture di stasera è un disastro con quel pallone che gli carambola tra i piedi davanti alla porta. Una rabbia, la nostra, attenuata poi dalla bandiera alzata del guardalinee. Suo però l’assist per Elmas – 5,5

Ma come fai ad inserirti quando quello a cui hai insidiato il posto in estate va dall’allenatore a lamentarsi di dove stai messo in campo, Fabrizio?  

MERTENS. Come il Capitano, Ciro il Biondo, capo dei senatori autocefali, si dà molto da fare, ma senza risultati – 5,5

Se non altro, mostra al pubblico di ricordarsi che esiste  

ANCELOTTI. Speriamo sia ancora tra di noi, Ilaria, tra due settimane dopo la pausa. Forse è un timore irrazionale il mio, ma l’incredibile post-Salisburgo del Napule poggia su una situazione di caos interno che va avanti da qualche tempo. Forse l’errore primigenio (del presidente) è stato quello di fidarsi della professionalità dei cosiddetti senatori dopo l’era del populismo estetico. Alla fine, invece, i problemi sono emersi a scoppio ritardato e Re Carlo ha dovuto persino subire l’affronto del ritiro imposto dal padre-padrone. Ché il punto è questo: o DeLa ha pensato che Ancelotti non fosse in grado di gestire la situazione oppure come scrive Max ha fatto una mossa geniale per estirpare le scorie del passato. Vedremo, ma stasera volontà e voglia di riscatto non sono state sufficienti – 5

Sull’ammutinamento e le colpe di tutti si potrebbe scrivere un libro, Fabrizio. Mi fermo ad un solo episodio, quello di cui ho detto sopra, relativo a Insigne. Non è possibile vedere Ancelotti che comunica con uno che ti viene a dire “papà, Lozano mi ruba lo spazio”. Qualsiasi padre di famiglia, se il figlio lo avesse fatto in pubblico, gli avrebbe dato una sciabardata in pieno viso, per insegnargli prima di tutto l’educazione, poi a casa se ne parla. Intanto fuori e non ti permettere mai più. Soprattutto se ti ho messo in campo dal primo minuto della partita nonostante tutto. Detto questo, la partita di ieri mi ha lasciato dentro un grande senso di vuoto. Il pensiero che possa andar via anche Carlo me ne lascia uno di profonda tristezza  

ARBITRO CALVARESE. Almeno un rigore, tra braccia e spintarelle, c’era – 3

Ma tanto, Fabrizio, a noi non servono gli errori arbitrali. Ci sappiamo far male benissimo da soli  

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