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Milan-Napoli, una partita decisiva per Ancelotti e Maldini. I due amici di sempre contrapposti

Se perderà il Milan, la squadra potrebbe finire in acque pericolose e anche Maldini. Se a perdere sarà il Napoli, sarà caos e Carlo si giocherà la panchina

Milan-Napoli, una partita decisiva per Ancelotti e Maldini. I due amici di sempre contrapposti

Non sarà una partita come le altre Milan-Napoli di sabato pomeriggio. Saranno contrapposti due amici e compagni di sempre, Carlo Ancelotti e Paolo Maldini. E per entrambi, la partita non sarà un match qualunque. Entrambi si giocano moltissimo, scrive la Gazzetta dello Sport.

Dall’esito dell’incontro potrebbe dipendere il futuro di Ancelotti sulla panchina del Napoli, come pure la permanenza di Maldini nella dirigenza rossonera. Tra l’altro, proprio ad Ancelotti Maldini pensa per il futuro del Milan, si dice.

Il Napoli arriverà a San Siro tra le polemiche post ammutinamento, in un momento sicuramente non facile. Come non facile è quello del Milan, che naviga in una posizione scomoda in classifica e dove la campagna acquisti dell’estate, voluta da Boban e Maldini, è stata criticata duramente.

“In una situazione del genere, l’affetto viene messo da parte”.

Qualche tempo fa, Maldini ha detto di Ancelotti:

“Bellissimo il ciclo di Ancelotti al Milan, era un ex compagno e un amico. Avevo più di 30 anni e gestivo le emozioni in maniera diversa, mi sono goduto tutto”.

E’ stato con lui che ha deciso di chiudere la carriera, nel 2009. Anche Ancelotti, alla fine di quella stagione, lasciò il club. Si trasferì al Chelsea e chiamò Maldini come dirigente, ma lui declinò. Poi le loro strade si sono separate. Carlo ha iniziato a viaggiare per il mondo nel suo ruolo di allenatore, mentre Maldini ha fatto la sua vita sempre lontano dai riflettori.

“Ora le strade si intrecciano in una gara crudele, che lascerà il segno in ogni modo. Perdendola, il Milan potrebbe ritrovarsi in acque pericolose. Fallendo a San Siro, il Napoli potrebbe scivolare nel caos”.

Nel Milan resta un pezzo di Maldini, il figlio Daniel, che ieri ha segnato una tripletta giocando con la prima squadra contro la Primavera. Ha appena firmato un nuovo contratto con il Milan.

Appena rientrato in Italia, Ancelotti disse di Maldini:

“Paolo era un leader distaccato rispetto agli altri. La sua leadership era perfetta”.

E Maldini, nella prefazione ad una delle biografie di Ancelotti, ha scritto:

“Sono praticamente nato come compagno di squadra di Carletto, siamo da sempre una coppia di fatto. Dicono che io sia stato una bandiera per il Milan, allora spesso il suo ruolo è stato quello del vento. Nella gestione dello spogliatoio e delle riunioni Carletto è rimasto quello di una volta, riesce a far battute anche prima di una finale di Champions. La gente immagina discorsi strappalacrime nei momenti decisivi e sì, a volte le lacrime ci sono state, ma perché non riuscivamo a smettere di ridere”.

Uno dei due, dopo la partita di San Siro, sarà un po’ più triste, scrive la Gazzetta.

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